La stagione 2019 del ciclismo ha raccontato tante belle storie, vittorie, record e nuovi campioni, ma anche troppe vicende drammatiche e incidenti terribili. Una delle pagine più dure è quella che ha avuto come protagonista Edo Maas, un 19enne olandese che correva nel team vivaio della Sunweb. Maas è rimasto paraplegico dopo un bruttissimo quanto assurdo incidente avvenuto nello scorso ottobre al Piccolo Giro di Lombardia.

Maas: ‘Non avevo realizzato cosa stesse succedendo’

Era il 6 ottobre quando Edo Maas ha preso il via del Piccolo Giro di Lombardia, una delle più importanti classiche del calendario under 23 a livello internazionale.

Durante la discesa dal Ghisallo è avvenuto un drammatico incidente dalle dinamiche inconcepibili. Una macchina si è immessa sul percorso di gara in senso contrario alla marcia dei corridori, uscendo probabilmente da una stradina privata. Maas stava cercando di rientrare nel gruppo insieme ad un corridore francese, Edouard Bonnefoix, quando si è trovato davanti l’auto. L’impatto è stato tremendo, anche a causa dell’alta velocità della discesa, e il 19enne olandese ha riportato purtroppo dei danni gravissimi.

Maas ha subito diverse fratture alle vertebre e al collo e una lesione completa del midollo spinale che lo costringerà per il resto della sua vita su una sedia a rotelle. In questi due mesi il ragazzo olandese ha subito diverse operazioni ed ora per la prima volta ha raccontato il suo dramma in un’intervista al giornale de Volkskrant.

“I primi giorni non avevo nemmeno realizzato cosa stesse succedendo, solo ora con il passare del tempo riesco a comprendere quello che è successo. Sono sempre stato un ciclista, ora sono un ragazzo su una sedia a rotelle” ha raccontato Maas.

‘Voglio una vita che non sia inferiore a quella precedente’

Maas ha spiegato che la donna che guidava la macchina ha cercato di mettersi in contatto con lui, ma che per ora non se l’è sentita di fare questo passo.

“Quando penso a questa donna sono molto arrabbiato. Lei può ancora camminare, io no. La mia carriera ciclistica mi è stata tolta” ha dichiarato il giovane olandese, che però sta cercando con forza di guardare con fiducia e ottimismo al futuro. “Con la mia ragazza continueremo a fare i nostri giri, lei in bici da corsa e io con una handbike.

Voglio una vita che non sia inferiore alla mia vecchia vita, o forse anche meglio” ha continuato Maas annunciando anche che riprenderà gli studi.

Il 19enne olandese ha anche lanciato un appello all’Uci per fare di più sul tema della sicurezza invece di impegnarsi su questioni più futili. “Penso che l’Uci ci stia lavorando ma a volte sembra che questa non sia la loro priorità. Si preoccupano della lunghezza dei calzini durante le prove a cronometro, ma non della sicurezza” ha concluso amaramente Maas.