Ieri pomeriggio, lunedì 9 marzo, si è tenuta una riunione straordinaria del Coni con tutte le federazioni sportive per affrontare l'emergenza coronavirus attualmente in atto in Italia. Alla fine, Malagò e i presidenti federali hanno deciso di sospendere tutto lo sport italiano, ad ogni livello, almeno fino al 3 aprile.
Allo stesso tempo, il CONI ha ricordato che le competizioni a carattere internazionale non rientrano nella disponibilità giurisdizionale del Comitato Olimpico Nazionale Italiano con ciò facendo capire che le squadre di calcio italiane impegnate nelle coppe europee potranno liberamente giocarle.
Malagò è stato così delegato ad informare il premier Giuseppe Conte e il ministro dello sport Spadafora su quanto emerso nell'incontro: il risultato di tutto ciò è arrivato nella serata di ieri.
Il Governo ha emanato un decreto per fermare lo sport in Italia
Nella serata del 9 marzo, il premier italiano Giuseppe Conte ha così annunciato l'estensione a tutte le regioni dei provvedimenti in vigore già in Lombardia e nelle ormai famose 14 province decretando in contemporanea lo stop di tutte le competizioni sportive. Come già accennato, si continueranno tuttavia a disputare le partite internazionali sul suolo italiano, anche se saranno comunque giocate a porte chiuse con le società impegnate in una serie di controlli atti a garantire la salute dei propri atleti.
Anche gli allenamenti di atleti professionisti saranno consentiti a determinate condizioni (le palestre di fatti sono state chiuse) e comunque rispettando tutte le indicazioni sanitarie anti contagio.
Serie A, la palla passa oggi al Consiglio Straordinario di Lega
Nonostante lo stop del campionato di calcio di Serie A sia ormai certo perchè decretato dal governo, spetterà comunque alla Lega Serie A (l'organismo cioè a dire che organizza la competizione sul territorio italiano) comunicare gli scenari a venire.
Chiudere fino al 3 aprile significa infatti perdere due turni di campionato, cosa che sommata alla giornata 27 già rimandata a maggio e alle 4 gare della giornata 25 non ancora recuperate contribuisce a rendere difficile se non impossibile una ristrutturazione del calendario. Le ipotesi sono tante e oggi la Lega, che ha indetto un consiglio straordinario, farà luce su quelle più accreditate: le vie concretamente percorribili ad ogni modo non sono molte, o si chiederà ufficialmente all'UEFA un rinvio degli Europei per poter chiudere il torneo in estate o si rischia di non poter portare a termine la stagione considerato che non è affatto detto che dopo il 3 aprile le manifestazione sportive potranno tranquillamente riprendere.