Il presidente dell’Uci David Lappartient è intervenuto pubblicamente a proposito della raffica di annullamenti che ha coinvolto il calendario del Ciclismo a causa dell’epidemia mondiale. Il programma delle corse italiane è stato del tutto bloccato con la cancellazione di Strade Bianche, Tirreno – Adriatico e Milano – Sanremo dal calendario del World Tour e di molte altre corse minori. Con il passare dei giorni aumentano però anche i dubbi e le incertezze sulla stagione dei grandi giri a tappe e soprattutto sul Giro d’Italia, la cui partenza è fissata per il 9 maggio a Budapest.

Il presidente dell’Uci Lappartient non ha potuto nascondere il timore che la corsa rosa possa essere cancellata.

Ciclismo, più ottimismo per il Tour de France

Dopo la cancellazione di tutte le corse italiane del mese di marzo, il mondo del ciclismo si sta interrogando su quale sarà il destino del Giro d’Italia e del Tour de France. Le prospettive per la corsa rosa sono preoccupanti, come ha ammesso il Presidente dell’Uci David Lappartient in un’intervista rilasciata a Reuters.

“Sarebbe un disastro per il nostro sport se dovessimo cancellare il Giro d’Italia o il Tour de France. Forse la distanza di due mesi tra il Giro e il Tour avrà alcuni effetti sul virus. Speriamo che queste gare possano svolgersi, ma a causa della situazione che c’è in Italia siamo un po’ più preoccupati per il Giro” ha ammesso il dirigente francese aprendo alla possibilità della cancellazione della corsa rosa.

“C’è un potenziale rischio che il Giro possa essere cancellato” ha aggiunto il presidente dell’Uci.

‘Speriamo che la Parigi-Nizza arrivi alla fine’

Lappartient ha parlato anche della situazione che si sta vivendo alla Parigi-Nizza. La corsa francese sta continuando pur in un clima surreale, con diverse squadre che non si sono presentate al via e il timore che da un momento all’altro possa essere interrotta.

“Spero che la Parigi-Nizza possa arrivare alla fine. Questo è davvero l’obiettivo. Il prefetto dovrà decidere se chiudere o meno la zona d’arrivo senza avere i tifosi e così via. Questo non è quello che vogliamo ma se è l’unica soluzione per organizzare la corsa andiamo avanti così. Siamo in contatto giorno per giorno con l’organizzazione della corsa.

Dobbiamo seguire la situazione e prendere la decisione migliore al momento” ha concluso Lappartient.

Vegni: ‘Non voglio ancora pensare al Giro’

Anche il Direttore dell’area ciclismo di RCS Sport Mauro Vegni ha parlato dei timori che aleggiano sul Giro d’Italia. RCS sta intanto cercando di trovare una soluzione per le sue corse primaverili che sono state annullate, dalla Strade Bianche alla Milano – Sanremo passando per la Tirreno – Adriatico, eventi che potrebbero essere riproposti in settembre. La situazione del Giro d’Italia sarebbe invece molto più complessa, perché riproporre una gara di tre settimane in un’altra data diventerebbe molto difficile. “Non voglio ancora pensare al Giro” ha dichiarato Vegni. “Annullarlo creerebbe una situazione complessa, non solo per il ciclismo e lo sport ma per l’intero paese” ha aggiunto il Direttore del Giro.