Anche il Tour de France alla fine ha dovuto cedere all’emergenza sanitaria. L’annuncio del Presidente della Repubblica francese Emmanuel Macron sulla proroga del divieto di tenere eventi sportivi con pubblico almeno fino a metà luglio, ha costretto gli organizzatori del Tour ad uscire allo scoperto prima del 15 maggio, la data che era stata indicata per prendere una decisione sulla possibilità di confermare la corsa nelle date previste. ASO, società organizzatrice della più grande corsa di Ciclismo del mondo, ha confermato che non sarà possibile partire il 27 giugno, ma che il Tour resta al momento solo rinviato e non cancellato.

Ciclismo, un nuovo posto per il Tour de France

Dopo l’annuncio del Presidente Macron è arrivata l’inevitabile conferma da parte di ASO sull’impossibilità di correre il Tour nelle date previste, dal 27 giugno al 19 luglio. “Stiamo cercando un nuovo posto nel calendario”, ha comunicato ASO nella nota con cui ha ufficializzato il rinvio della corsa.

Secondo il giornale spagnolo Marca il progetto del nuovo calendario esisterebbe già e sarebbe frutto di un accordo tra gli organizzatori dei tre grandi giri a tappe. Questo patto prevederebbe il Tour de France dal 2 al 25 agosto, la Vuelta Espana in settembre e il Giro d’Italia in ottobre, anche se tutto dovrà essere ovviamente valutato in funzione dell’evoluzione dell’emergenza sanitaria.

Secondo tale ipotesi, tutti e tre i 'grandi giri' europei resterebbero della canonica lunghezza di ventuno giorni, senza il temuto taglio di una settimana che era stato ipotizzato per fare più spazio possibile nel calendario e recuperare più corse.

Le classiche di primavera restano una delle incognite del nuovo calendario, anche se per Milano-Sanremo e Giro di Lombardia c’è l’ipotesi di una ricollocazione nell’ultima parte dell’anno, a conclusione del Giro d’Italia.

Vegni: ‘Il Giro sarà simbolo di ripartenza’

Il Direttore del Giro d’Italia Mauro Vegni si è detto molto ottimista e fiducioso di poter mandare in scena la corsa rosa nonostante la difficile situazione attuale.

A Tuttobiciweb Vegni ha escluso la possibilità di una corsa senza pubblico. “Lavoriamo per il momento ad un solo progetto: Giro a porte aperte. Ci saranno delle regole, delle indicazioni sanitarie ben precise da seguire”, ha dichiarato il Direttore della corsa rosa, sottolineando il valore che un evento come il Giro può avere.

“E’ una manifestazione che dovrà essere aperta anche perché dovrà essere simbolo di ripartenza e rinascita di un intero paese che sta patendo gravi danni economici, soprattutto a livello turistico”, ha concluso Vegni, ipotizzando anche una Strade Bianche riproposta nel mese di agosto.