Rispettare la distanza sociale, oltre che proteggere il viso con la mascherina. Una delle poche, vere armi che al momento esistono per prevenire l'emergenza sanitaria in atto a livello mondiale. Per l'Oms la distanza è di 1,8 metri, in Italia basta 1 metro. Ci vuole attenzione e se per caso ci sono i temuti 'assembramenti', allora in quel caso basta correre. Almeno la pensa così Usain Bolt, uno che di corse s'intende parecchio visto che dopo oltre dieci anni è ancora l'uomo più veloce del mondo: primatista assoluto dei 100, 200 metri e della staffetta 4x100.
Così, nell'augurare buona Pasqua ai suoi followers su Instagram, ha postato un'immagine celebre che lo ritrae sulla pista dello Stadio Olimpico di Pechino quando, in occasione dei Giochi del 2008, vinse la medaglia d'oro sui 100 metri stabilendo inoltre il nuovo record del mondo con 9"69.
'Social Distancing'
Una punta di sarcasmo in questo post e la voglia di ricordare al mondo che, nonostante la fioritura di nuovi talenti nella velocità come Christian Coleman e Noah Lyles, l'uomo da battere è ancora lui, anche dopo aver scelto di lasciare la pista quasi tre anni fa. Lo scatto pubblicato su Instagram lo ritrae sul 'filo di lana' della finale dei 100 metri a Pechino il 16 agosto 2008, quando per l'appunto corse la distanza più celebre dell'atletica leggera in 9"69, migliorando un record che già gli apparteneva dal 31 maggio dello stesso anno (aveva corso in 9"72 migliorando il precedente primato del connazionale Asafa Powell).
La distanza tra Bolt e il secondo classificato, il portacolori di Trinidad e Tobago Richard Thompson, è più o meno di 1,5 metri dunque poco meno di quella suggerita dall'Oms e mezzo metro in più di quella adottata in Italia: 'Social Distancing' come scrive lo stesso 'fulmine' giamaicano nel post su IG.
In tempi in cui lo sport ha alzato bandiera bianca dinanzi all'emergenza e le stesse Olimpiadi sono state rinviate, cosa che non accadeva dai tempi della Seconda Guerra Mondiale, è bello rivedere un'incredibile impresa sportiva, una gara ai confini della realtà se consideriamo che sei finalisti su otto nella circostanza scesero sotto i 10" sulla scia dello straordinario ritmo imposto dal vincitore.
Bolt che esattamente un anno dopo, il 16 agosto 2009 ai campionati del mondo di atletica di Berlino, avrebbe migliorato il record mondiale dei 100 metri portandolo a 9"58, tempo che resiste ancora oggi.
Il rinvio dei Mondiali di atletica
A proposito di Mondiali, quelli di atletica leggera erano in programma l'anno prossimo a Eugene in Oregon, negli Stati Uniti, ma alla luce del rinvio dei Giochi Olimpici di Tokyo al 2021 sono a loro volta slittati al 2022, stessa sede, dal 15 al 24 luglio.
Tra i più grossi rimpianti delle Olimpiadi posticipate c'è sicuramente il duello nella velocità tra i due nuovi fenomeni, gli americani Coleman e Lyles che puntano a ridurre la distanza cronometrica da Bolt. Intanto bisogna accontentarsi di ridurre quella sociale e del consiglio di Bolt, anche se non siamo veloci come lui, ne facciamo tesoro.