Le voci su una possibile e clamorosa rottura tra Chris Froome e il Team Ineos già prima del Tour de France, che scatterà il 29 agosto da Nizza, sembrano svanite definitivamente. In un’intervista a Sky Sport, il campione britannico ha dimostrato di accettare la sfida interna per assumere la leadership della squadra, lanciatagli da Egan Bernal ma che conta anche sul gallese Geraint Thomas. Bernal aveva agitato le acque per primo, dichiarando di non essere pronto a sacrificarsi per i compagni di squadra al Tour de France, innescando così la reazione di Froome che sembrava portare verso la separazione immediata tra la Ineos e il quattro volte vincitore della corsa francese.
La situazione sembra però essersi ricomposta, anche per le difficoltà di mandare in porto un cambio di squadra a stagione in corso.
Chris Froome: ‘Pronto per il Tour, anche per essere leader’
Il Team Ineos dovrebbe dunque presentarsi al via del prossimo Tour de France con gli ultimi tre vincitori della corsa, un’abbondanza tale da portare inevitabilmente anche qualche problema di convivenza e di scelta dei ruoli. I malumori di Chris Froome, seguiti alle esternazioni bellicose del campione in carica Egan Bernal, sembrano intanto rientrati. Il campione britannico si è detto disponibile a partire sullo stesso piano dei compagni – rivali Bernal e Thomas, rinunciando di fatto al suo ruolo storico di capitano unico del team.
“Sono pronto per il Tour, anche per essere il leader. La cosa più importante alla fine è che vinca la squadra. La strada dirà chi è il leader. Troveremo una soluzione e rispetteremo i nostri obiettivi. Ognuno di noi vuole vincere, ma la cosa più importante è la squadra” ha dichiarato Froome, aggiungendo che “la pausa mi ha aiutato.
Questo periodo mi ha dato due mesi in più per essere pronto. Mi sono ripreso dall'infortunio”.
‘Al Giro 2018 la mia vittoria migliore’
In questo periodo che solitamente è quello in cui si decide il Giro d’Italia, Chris Froome non ha potuto non ripensare alla sua epica vittoria nella corsa rosa di due anni fa, quando rovesciò una situazione di classifica apparentemente compromessa con un’impresa d’altri tempi.
Nella terzultima tappa il quattro volte vincitore del Tour partì all'attacco sul Colle delle Finestre, a più di 80 chilometri dal traguardo e raggiunse vittoriosamente il traguardo di Jafferau dopo una cavalcata solitaria già entrata nella storia del Ciclismo. ''È stato qualcosa di speciale, bello e complicato, la migliore vittoria della mia carriera'' ha ricordato Froome. “Vedere di nuovo quelle immagini mi fa capire quanto sia stato speciale” ha concluso il campione della Ineos.