Il nomignolo con cui la Deceuninck Quickstep è stata ribattezzata negli ultimi anni, il Wolfpack, il branco di lupi, sembra proprio azzeccato per definire la determinazione feroce con cui gli uomini di Patrick Lefevere combattono, sia in gara che in allenamento. A parlare in maniera molto chiara dell’ambiente super competitivo che vige nella squadra belga è il velocista Fabio Jakobsen. Il Campione d’Olanda ha svelato alcuni episodi inediti nel podcast De Polder, coinvolgendo gli ex compagni Elia Viviani, Fernando Gaviria e Fabio Sabatini.

Fabio Jakobsen: ‘Ho battuto Viviani di mezza ruota in allenamento’

Fabio Jakobsen è arrivato nella Deceuninck Quickstep nel 2018, quando la squadra poteva già contare su due velocisti più esperti e affermati come Fernando Gaviria e Elia Viviani.

Il giovane olandese ha raccontato di essere rimasto colpito dalla competizione esasperata in seno alla squadra, soprattutto dall’implacabile lotta interna tra i vari sprinter e i rispettivi gregari. In quel periodo Gaviria aveva con sé come ultimo apripista Iljo Keisse, mentre Viviani contava su Fabio Sabatini.

“Erano sempre in competizione tra di loro” ha raccontato Jakobsen. “Keisse e Gaviria hanno fatto delle brutte cose a Sabatini e Viviani e viceversa. Non stavano scherzando. Si stavano maltrattando a vicenda. Qualcuno ha urinato nella borsa della biancheria di qualcun altro” ha continuato Jakobsen, ricordando poi un episodio avvenuto durante uno dei suoi primi allenamenti con la squadra belga.

“Ho battuto Viviani di mezza ruota. Non mi rendevo conto di essere un suo avversario, pensavo che lui non fosse in forma. Poi è venuto da me Lampaert chiedendomi se avessi visto che faccia aveva Viviani. Da quel momento sono diventato un suo avversario” ha raccontato il Campione d’Olanda.

‘Ho avuto dei problemi con Sabatini’

Fabio Jakobsen ha poi spiegato come il livello di competizione interna alla Deceuninck Quickstep non riguardi solo i capitani ma anche i gregari. Il velocista olandese era stato messo in coppia con Fabio Sabatini ad un certo punto della scorsa stagione, una collaborazione da lui non gradita.

Jakobsen espresse il suo pensiero in maniera fin troppo aperta: “Con Viviani non ho mai avuto problemi, ma con Sabatini si. Poiché Sabatini non era bravo avevo proposto di scambiarlo con Michael Morkov. L’ho fatto con buone intenzioni, ma lui non mi ha parlato per sei mesi” ha ricordato il Campione d’Olanda, secondo cui queste scene non sono così strane o infrequenti in un ambiente così competitivo come quello della Deceuninck Quickstep. “Siamo una squadra piena di galli e anche i gregari ogni tanto si vogliono testare. È un mondo da uomini forti, io non sono davvero un gallo, non credo, ma vorrei esserlo” ha concluso Jakobsen.