Primoz Roglic è tornato col botto. Alla prima uscita dopo la ripartenza della stagione, il corridore sloveno ha trionfato sulle strade del Tour de l’Ain, una piccola corsa che però si è trasformata quest’anno in un anticipo di Tour de France. La gara francese ha infatti visto al via molti dei favoriti del Tour e soprattutto i tridenti al completo delle squadre che puntano alla maglia gialla parigina, la Ineos di Bernal, Froome e Thomas e la Jumbo Visma di Roglic, Dumoulin e Kruijswijk.

Questa prima sfida diretta ha visto prevalere nettamente la Jumbo, sia per la straordinaria condizione di forma palesata da Roglic che per la grande prestazione di tutto il resto della squadra, mentre Bernal stavolta ha lottato con grande grinta ma senza la brillantezza dei giorni migliori.

Ciclismo, un anticipo di Tour de France

La terza ed ultima tappa del Tour de l’Ain ha portato il gruppo su un percorso di alta montagna, con le salite di Selle de Fromentelle, Col de la Biche e l’arrivo in quota sul Grand Colombier. Una tappa davvero interessante ed attesa, anche perché gran parte del percorso sarà poi riproposto nella quindicesima frazione del Tour de France, rappresentando così un anticipo di Grande Boucle con molti dei pretendenti alla maglia gialla già pronti a darsi battaglia.

La tappa è iniziata con Roglic leader della classifica generale con 10’’ su Bernal, ma contrariamente alle regole non scritte del Ciclismo, è stata la squadra del colombiano e non quella del leader a guidare per tutta la corsa il gruppo.

In avanscoperta si è formata una folta fuga da cui sono poi evasi Andrea Bagioli e Julien Bernard, raggiunti sulle prime rampe della salita conclusiva, un’ascesa di oltre 15 km con una pendenza media sul 7%.

La Ineos ha impiegato tutti i suoi uomini per tenere alta l’andatura, con i Jumbo tranquillamente a ruota e in posizione d’attesa.

Anche Chris Froome ha dato il suo contributo in veste di gregario, tirando con grande grinta nelle fasi centrali della salita per poi staccarsi.

Tour de l’Ain: Roglic vince la sfida con Bernal

Egan Bernal ha dato però dei segnali un po’ preoccupanti dopo metà salita, quando è scivolato nelle retrovie del gruppo, ormai ridotto ad una dozzina di corridori, tra cui Porte e Quintana in mezzo agli Ineos e ai Jumbo.

Lo scalatore colombiano è apparso in netta difficoltà, ma la Jumbo Visma non ha cercato un attacco davvero intenso per metterlo Ko. La squadra olandese ha messo in testa Tom Dumoulin, che ha impostato un’andatura regolare, e Bernal è sembrato superare il momento di maggior crisi. A rompere l’equilibrio è stato Richie Porte, con una serie di allunghi negli ultimi tre chilometri. L’australiano, ormai lontano nella classifica, ha cercato di sganciarsi per cercare il successo di tappa, ma la Jumbo non gli ha lasciato spazio con il lavoro di un eccellente George Bennett.

Bernal ha poi buttato sulla strada tutto il suo orgoglio, cercando un attacco nelle ultime centinaia di metri, ma Primoz Roglic ha replicato senza apparente difficoltà ed ha rilanciato con un ultimo scatto per andare a vincere anche questa tappa sul Gran Colombier.

Bernal ha chiuso a 4’’, appena davanti a Quintana, apparso in ripresa dopo le difficoltà della gara di giovedì sul Mont Ventoux, con Guillaume Martin e Porte a seguire.

È andato male Fabio Aru. Lo scalatore sardo aveva dato dei buoni riscontri nelle prime due tappe di questo Tour de l’Ain, ma oggi, sul suo terreno ideale, si è staccato appena è iniziata la salita finale ed è arrivato con quattro minuti di distacco.

La classifica finale del Tour de l’Ain vede il trionfo di Primoz Roglic, che idealmente consegna alla sua Jumbo Visma la prima sfida contro la Ineos, il tema che si preannuncia l’ago della bilancia del prossimo Tour de France.

Lo sloveno ha concluso la corsa con due vittorie di tappa su tre, e con un vantaggio in classifica finale di 18’’ su Bernal e 28’’ su Quintana.