La caduta di Remco Evenepoel durante il Lombardia di sabato scorso ha lasciato molto scosso il mondo del Ciclismo. Il ventenne belga è volato oltre il muro di protezione durante la discesa che portava i corridori verso Nesso e il lago di Como, in un tratto molto difficile e caratterizzato da un restringimento della carreggiata nell’ingresso di un ponte. Nell’incidente Evenepoel ha riportato una frattura al bacino e una contusione al polmone destro, danni seri ma tutto sommato non così gravi come avevano fatto immaginare le agghiaccianti immagini del suo volo giù dal ponte.

Il suo Team manager Patrick Lefevere ha ricostruito l’incidente e i concitati momenti successivi, raccontando che il giovane campione si è anche scusato per la sua caduta.

Lefevere: ‘Non mi interessa cosa succede alla sua stagione’

Patrick Lefevere stava seguendo Il Lombardia in televisione sabato scorso, ospite del suo ex corridore Luca Paolini, quando è avvenuto l’incidente da brividi a Remco Evenepoel. Nella discesa dal muro di Sormano a Nesso, una picchiata pericolosa in cui già in passato sono avvenuti dei gravi incidenti a De Plus, Petilli e Bakelants, il ventenne della Deceuninck Quickstep si è trovato in leggera difficoltà sotto il forcing di un discesista abile ed esperto come Vincenzo Nibali.

Evenepoel ha allargato troppo la traiettoria di una curva a sinistra, forse ingannato dal restringimento nel muro a bordo strada nel punto di ingresso di un ponte. Il giovane belga ha picchiato nel muro ed è volato oltre il ponte sparendo nel burrone e facendo temere per delle conseguenze tragiche.

Per fortuna Evenepoel è sopravvissuto a questo terribile incidente e dopo qualche minuto di terrore sono arrivate delle notizie confortanti sul suo stato di salute.

Anche Lefevere ha temuto per la vita del suo giovane corridore. “Sono contento che sia ancora vivo”, ha dichiarato l’esperto manager belga a Het Nieuwsblad. “Cosa succede alla sua stagione? Non mi interessa, davvero. Dovrà guardare tanta televisione nel resto dell’anno”, ha continuato Lefevere, rivelando un particolare sul primo breve colloquio avuto con Evenepoel: “Mi ha chiesto scusa.

Gli ho detto: sei ancora vivo, stai zitto”.

‘Questo tipo di discesa non è possibile’

Tirato un sospiro di sollievo per le condizioni del suo corridore, Patrick Lefevere ha lanciato una chiara accusa alla Federazione Internazionale e agli organizzatori del Lombardia per aver inserito ancora una volta nel percorso la discesa dal Muro di Sormano a Nesso dopo i tanti incidenti avvenuti negli anni scorsi. “Ho ripetutamente detto all’Uci e all’organizzazione che questo tipo di discesa non è possibile, ma non cambia nulla. Non ne voglio nemmeno più parlare”, si è lamentato Lefevere.

Più moderato sul tema è stato invece il parere di Davide Bramati, il Ds della Deceuninck Quickstep che era sull’ammiraglia al seguito di Evenepoel al Lombardia di sabato scorso.

“Non so se questa discesa sia troppo pericolosa. È usata da anni e ci sono state molte cadute, d’altra parte cadere fa parte del ciclismo. Avevamo fatto una ricognizione della discesa con Remco, noi avevamo fatto quello che dovevamo per prepararci”, ha dichiarato Bramati.