Giulio Ciccone è risultato positivo alla Covid-19. Il ciclista abruzzese - che lo scorso anno si è aggiudicato la classifica degli scalatori al Giro d'Italia - ha comunicato la notizia della sua positività su Instagram. L'atleta si è visto così costretto a fermare tutti gli allenamenti per seguire le procedure previste in questi casi e guarire al più presto. "Questo maledetto virus mi ha travolto e steso", ha scritto Ciccone sul social network.

Giulio Ciccone positivo alla Covid-19 salterà il prossimo Giro d'Italia

La positività del corridore è arrivata in un momento importante della sua stagione.

Ciccone, infatti, era alle prese con la preparazione di tre grandi eventi ciclistici che ora dovrà saltare: la Tirreno-Adriatico, il Giro d'Italia (previsto a ottobre) e il mondiale che si correrà a Imola. Il ciclista, commentando l'esito del tampone, ha dichiarato che sta attraversando un periodo "difficile e molto complicato". Ha svelato che il virus lo ha "travolto e steso", costringendolo ad interrompere il suo programma di preparazione alle corse alle quali avrebbe dovuto partecipare. Il corridore abruzzese ha poi affermato che in questa fase deve soprattutto "pensare a guarire".

"Non è facile accettare tutto questo dopo tanti sacrifici e rinunce", ha aggiunto lo scalatore della Trek Segafredo.

Quindi ha concluso ringraziando i tifosi per i tanti messaggi di vicinanza che gli hanno inviato, molto utili in un momento come questo in cui: "Non è facile vivere la realtà che mi circonda, per il bene dei miei cari".

Il ct della nazionale Cassani: 'Con Ciccone si perde una pedina importante'

La notizia della positività di Giulio Ciccone al coronavirus è stata commentata anche da Davide Cassani, commissario tecnico della nazionale italiana di Ciclismo.

Ha affermato che la squadra che ha in mente è "bene o male" quella che avrebbe scelto anche per il mondiale in Svizzera (previsto per la fine di settembre ma poi posticipato e spostato ad Imola in seguito allo scoppio della pandemia da Covid-19). L'unico cambiamento obbligato sarà quello relativo alla sostituzione di Ciccone, definito "una pedina importante" per il gruppo.

L'assenza dello scalatore 26enne si farà indubbiamente sentire. Il corridore abruzzese, che ha fatto il suo esordio tra i professionisti nel 2016, è uno specialista delle tappe di montagna. Finora in carriera ha vinto due tappe al Giro (una nel 2016 e una nel 2019), diventando il quarto corridore più giovane di sempre (dopo Vito Taccone, Fausto Coppi e Luigi Marchisio) a vincere una frazione della corsa rosa. Nel 2019 ha partecipato al Tour de France, riuscendo a vestire la maglia gialla per due giorni.