Al suo ottavo giorno di corsa il Tour de France è arrivato al primo esame pirenaico, che ha dato subito alcuni chiari verdetti. La tappa, che scalava il Bales e il Peyresourde, si è decisa con una fuga da lontano che ha premiato il coraggio di Nans Peters.
Tra gli uomini di classifica il più intraprendente è stato Tadej Pogacar. Il giovane sloveno ha attaccato per due volte sul Peyresourde riuscendo ad andarsene da solo e recuperare buona parte del distacco rimediato ieri nella tappa segnata dal forte vento. La maglia gialla è rimasta a Adam Yates, ma Primoz Roglic ha confermato di essere ancora molto forte, mentre ha faticato più del previsto Egan Bernal.
È uscito completamente di scena invece Thibaut Pinot, staccato già nelle fasi centrali della corsa, dolorante e rassegnato all’ennesimo colpo di sfortuna della sua carriera.
Tour de France, festeggia la AG2R
L’arrivo del Tour de France sui Pirenei ha iniziato a scoprire in maniera più chiara i valori in campo e i possibili scenari delle prossime due settimane di corsa. L’ottava tappa ha portato i corridori su alcune salite storiche, il Bales e il Peyresourde, affrontate prima della picchiata finale verso il traguardo di Loudenvielle. La corsa si è presto spezzata in due, con un gruppetto di tredici corridori che ha preso il largo per giocarsi la vittoria di tappa e il grosso con gli uomini di classifica in attesa della parte finale della tappa.
A comporre la fuga sono stati Zakarin, Powless, Hermans, Skujins, Verona, Kragh Andersen, Pacher, Peters, Cosnefroy, Grellier, Reza, Morkov e Cousin. Il gruppetto ha cominciato a perdere pezzi sul port de Bales, dove sono rimasti al comando Ilnur Zakarin e Nans Peters. A decidere la corsa è stata però la successiva discesa, in cui Zakarin ha palesato le solite difficoltà perdendo decisamente contatto dal francese.
Con gli altri fuggitivi ormai distanti, Peters ha gestito bene la scalata al Peyresourde, respingendo il tentativo di rimonta di Zakarin, che poi nella discesa finale verso Loudenvielle ha ancora perso ulteriore terreno. Peters è così andato a vincere la tappa davanti a Skujins e Verona, con Zakarin solo quarto.
What a stage! 👏
🎬 Relive the last kilometre of @NansPeters solo victory!
Quelle étape ! 👏
🎬 Revivez le dernier kilomètre victorieux et en solitaire de @NansPeters#TDF2020 pic.twitter.com/P4tDdR2eu3
— Tour de France™ (@LeTour) September 5, 2020
Pogacar super, Pinot si arrende
La corsa degli uomini di alta classifica ha trovato il primo colpo di scena sul port de Bales, quando Thibaut Pinot si è staccato da un gruppo ancora molto folto. Lo scalatore francese, apparso più rassegnato che dolorante, ha così dovuto dire addio ai sogni di gloria perdendo minuti su minuti, l’ennesima batosta di una carriera finora incompiuta.
La Jumbo Visma ha consumato tutti i suoi uomini per tirare il gruppo sul Bales e nelle fasi iniziali del Peyresourde, pagando anche una giornata no di Kuss, che oggi non è riuscito a dare il solito contributo.
La squadra olandese si è così trovata con i soli Roglic e Dumoulin nella parte centrale della scalata al Peyresourde, ma contrariamente alle perplessità della vigilia, il campione olandese non ha esitato a impegnarsi a fondo per il compagno, designato chiaramente come il numero uno del team.
Sotto il ritmo intenso imposto da Dumoulin il gruppo si è sgretolato, e della situazione ha approfittato Tadej Pogacar per uno scatto secco. Lo sloveno è stato subito seguito da Roglic e Quintana, mentre Bernal ha faticato molto per rientrare dimostrando di non essere al momento sugli stessi livelli di un anno fa. Un rallentamento ha permesso di recuperare anche a Uran, Lopez, Guillaume Martin, Landa, Bardet, Porte, Mollema e la maglia gialla Adam Yates, ma Pogacar è partito nuovamente all’attacco.
Il giovane sloveno della UAE ha reagito con un temperamento da campione alla difficile giornata di ieri, ed è riuscito stavolta a scrollarsi di dosso tutti quanti. Pogacar ha concluso a Loudenvielle con 38’’ su Bardet che ha anticipato il gruppetto con Lopez, Yates, Bernal, Landa, Martin, Roglic, Quintana, Uran e Porte. Buchmann, quarto un anno fa al Tour, è arrivato con 1’43’’ da Pogacar, Dumoulin, splendido nella veste di gregario, a 2’47’’. È uscito di scena dalla classifica Alaphilippe, arrivato a più di dieci minuti dalla maglia gialla.
🇸🇮 @TamauPogi on the attack! Only @rogla and @NairoQuinCo can follow!
🇸🇮 Tadej Pogacar attaque ! Seuls Roglic et Quintana peuvent suivre !#TDF2020 #TDFunited pic.twitter.com/zJpbLaKeqi
— Tour de France™ (@LeTour) September 5, 2020
La nuova classifica generale vede ancora Adam Yates in maglia gialla nonostante qualche difficoltà odierna.
Il britannico ha 3’’ su Roglic, 9’’ su Martin, 11’’ su Bardet e 13’’ sul quartetto colombiano composto da Bernal, Quintana, Lopez e Uran. Pogacar è risalito al nono posto a 48’’.
Da segnalare purtroppo anche il ritiro di Giacomo Nizzolo, partito con grandi speranze dopo i trionfi ai Campionati Italiani e a quelli Europei, ma fermato da un infortunio a un ginocchio.
Clasificación General #TDF2020 pic.twitter.com/yQ5MT3TNTn
— Alpe__dHuezBT (@Alpe__dHuezBT) September 5, 2020