L’impresa così eclatante con cui il 7 ottobre Filippo Ganna ha conquistato la quinta tappa del Giro d’Italia ha generato grande entusiasmo tra gli appassionati e degli addetti ai lavori del Ciclismo italiano. Dopo aver vinto da favorito la cronometro iniziale a Palermo, una specialità in cui è Campione del Mondo, il corridore piemontese si è ripetuto anche in una tappa di media montagna, un terreno nel quale non era ritenuto all'altezza, vista la sua stazza imponente. Sul traguardo di Camigliatello Silano il 24enne della Ineos si è presentato in perfetta solitudine dopo aver staccato i compagni di fuga sulla lunga salita di Valico di Monte Scuro.
Built to overcome in all conditions! @GannaFilippo 💪 #Giro pic.twitter.com/Rurq0dF7MJ
— INEOS Grenadiers (@INEOSGrenadiers) October 7, 2020
Filippo Ganna: ‘Non sono professionista da molto tempo’
Questo abbinamento di tappe così diverse, una crono da quasi sessanta all'ora e l’altra segnata da una salita di venti chilometri, entrambe dominate con una dimostrazione di forza e classe disarmante, hanno fatto sognare gli appassionati di ciclismo italiani. Sull'onda dell’entusiasmo generato da queste due vittorie, sui media e sui social network si è cominciato a parlare di Ganna come del fuoriclasse che il ciclismo italiano stava aspettando per continuare a vincere le grandi corse a tappe una volta che sarà esaurita la carriera di Vincenzo Nibali, ancora al top ma ormai prossimo ai 36 anni.
Ganna è stato accostato ad alcuni grandi del passato, a passisti formidabili dal fisico importante che hanno saputo conquistare anche le corse a tappe, da Indurain a Wiggins, e nel dopo tappa di ieri il tema è stato posto allo stesso corridore piemontese.
Durante la conferenza stampa del dopo corsa a Ganna è stato chiesto se nel suo futuro ci sarà l’assalto a un grande giro di tre settimane.
“Aspettiamo, continueremo con il mio programma” ha replicato il Campione del Mondo a cronometro mantenendo i piedi per terra. “Una volta che il programma sarà finito vedremo cos'altro fare. Non sono professionista da molto tempo, tutti pensano ad un corridore come Evenepoel che ha iniziato subito a vincere nel World Tour, ma c’è anche chi può aver bisogno di quattro anni per adattarsi” ha aggiunto Ganna.
Il programma a cui allude il corridore della Ineos riguarda evidentemente l’assalto alle Olimpiadi con il quartetto dell’inseguimento e le grandi classiche, obiettivi che saranno il cardine della sua prossima stagione.
‘Ho rispettato gli ordini del capitano’
Filippo Ganna ha poi parlato di come la Ineos stia reagendo a questo avvio di Giro d’Italia segnato dall'improvviso ritiro del capitano Geraint Thomas, su cui era stata costruita la squadra.
Il Campione del Mondo a cronometro ha raccontato quanta determinazione ci sia ancora nella squadra, quanta voglia di costruire una corsa nuova: “Ieri Geraint mi ha mandato un messaggio dicendomi di andare in fuga, quindi ho rispettato gli ordini del capitano.
Anche Dave Bralsford ci ha chiesto di attaccare e di provare a vincere, penso di averlo reso felice” ha dichiarato Ganna esprimendo poi tutta la sua stima per Salvatore Puccio, il compagno di squadra che ieri era in fuga con lui. “Ci sono molti campioni da cui imparare alla Ineos. Devo ringraziare Puccio, mi ha dato consigli tutto il giorno, quando mangiare, quando bere, non tirare troppo forte. Non è un leader per la classifica generale ma è un vero capitano della nostra squadra. È quasi un fratello per me. È il mio primo Giro, lui ha sempre una parola per me. Restare calmi a volte è più importante che avere gambe forti” ha dichiarato Ganna.