Arnaud Demare bissa il successo ottenuto due giorni fa a Villafranca Tirrena e impone la sua legge anche a Matera, traguardo della sesta tappa del Giro d’Italia. Se nella prima occasione il Campione di Francia aveva dovuto attendere l’esito del fotofinish per avere la certezza del successo stavolta la vittoria è arrivata quasi per distacco, al termine di uno sprint in leggera salita in cui ha dominato gli avversari. Michael Matthews ha conquistato la seconda posizione davanti a Felline, mentre Sagan ha fatto lavorare a lungo i compagni di squadra ma poi ha perso l’attimo propizio per sprintare al meglio.

Giro d’Italia, quattro in fuga

La sesta tappa del Giro d’Italia ha proposto un percorso ondulato di 188 chilometri da Castrovillari a Matera, con un finale tecnico e in leggera salita, non da sprinter puri. Nelle fasi iniziali si è formata la più classica delle fughe da lontano, con dentro le squadre Professional invitate a questo Giro. A comporla sono stati Mattia Bais (Androni), Marco Frapporti (Vini Zabù), Filippo Zana (Bardiani CSF) e l’australiano Jimmy Whelan (EF).

Il gruppo ha lasciato prendere alla fuga una decina di minuti di vantaggio, per poi cominciare ad aumentare l’andatura con la Bora hansgrohe di Peter Sagan particolarmente attiva.

Il Gpm di terza categoria di Galleria Millotta ha visto staccarsi dal gruppo Elia Viviani, segno di una condizione ancora non al meglio per il campione olimpico, sempre a secco di successi in questa stagione.

Whelan è rimasto al comando da solo sulla salita per poi essere inevitabilmente raggiunto a una quindicina di chilometri dal traguardo.

Prova Nibali, ma a vincere è Demare

Il finale, con gli ultimi 5 chilometri segnati da un susseguirsi di saliscendi e curve, è stato particolarmente intenso.

La Ineos ha preso il comando delle operazioni per Narvaez, spendendo Ganna in un lavoro ai fianchi che ha denotato una volta di più la splendida condizione dell’iridato a cronometro. La Bora ha poi cercato di mettere tutti in fila nel tratto di salita più impegnativo, ma le posizioni si sono rimescolate più volte e anche Vincenzo Nibali ha colto l’occasione per provare un allungo all'ultimo chilometro.

Il campione della Trek è stato però subito marcato da Fiorelli e Sagan e il successivo rallentamento ha favorito i corridori in risalita dalle retrovie.

Arnaud Demare ha così approfittato di questa fase per riemergere dietro agli Astana che hanno guidato lo sprint di Fabio Felline. Sul rettilineo finale in salita al 3% il Campione di Francia si è fatto largo esplodendo una volata inavvicinabile per Felline e Ulissi, gli avversari rimasti a contatto con lui, ed è andato a vincere quasi per distacco. Michael Matthews è riuscito a risalire in seconda piazza davanti a Felline, Molano, Cimolai e Vendrame. Sagan, finito indietro dopo aver seguito Nibali, è riuscito a chiudere solo ottavo e con questo piazzamento ha perso anche la maglia ciclamino passata sulle spalle di Arnaud Demare.

Non è cambiata invece la classifica generale, con Joao Almeida ancora in maglia rosa con 43’’ su Bilbao e 48’’ su Kelderman.