"Dopo il combattimento, Joe mi ha confessato di non essere mai stato così vicino alla morte come in quella circostanza. Dobbiamo ringraziare il suo staff che ha gettato la spugna al termine del 14° round". Così Don King, nel corso di un'intervista rilasciata a Bild l'anno scorso in occasione del suo 88esimo compleanno, ricordava il match tra Muhammad Ali e Joe Frazier combattuto a Manila l'1 ottobre del 1975. Fu la "resa dei conti" tra due grandi campioni che avevano segnato, con le loro firme in calce, la divisione dei pesi massimi nell'ultimo decennio, la terza volta che salivano insieme sul ring dopo i combattimenti del 1971 e 1974.

Il bilancio era di parità, 1-1 e con quel successo Ali avrebbe chiuso la trilogia a suo vantaggio. Ma il prezzo pagato da entrambi a causa dei violentissimi colpi scambiati fu durissimo, c'è chi dice che nessuno dei due sarebbe stato più lo stesso dopo quel duello e, probabilmente, corrisponde al vero. Oggi ricorrono i 45 anni di uno dei combattimenti più celebri della storia dei pesi massimi, certamente non il più bello, ma uno dei più violenti e brutali.

L'ammissione di Ali: 'Ero vicino al collasso'

Una ricorrenza importante che, purtroppo, non può essere più ricordata dai protagonisti principali. "Smokin Joe" Frazier ci ha lasciati nel 2011 a causa di un male incurabile mentre "The Greatest" Ali si è spento nel 2016, da lunghi anni la sua salute si era deteriorata a causa del morbo di Parkinson.

Il nome attribuito al match, "Thrilla in Manila", lo si deve alle feroci provocazioni di Muhammad Ali che fecero per settimane da preludio al match, il campione di Louisville non era nuovo a questo stile spregiudicato che lo avrebbe caratterizzato per tutta la carriera. A ogni modo il terzo match con Joe Frazier lo vide vicinissimo alla sconfitta e, probabilmente, se Frazier fosse stato in grado di disputare il 15° e ultimo round, la storia della Boxe sarebbe cambiata.

"Quando Angelo Dundee mi disse che dovevo alzarmi perché Joe stava per lasciare non sapevo se ci sarei riuscito - ammetterà anni dopo - perché ero vicino al collasso e prima di crollare, ricordo di aver visto Futch dire al suo pugile che il match era finito. Credo sia stata la cosa più vicina alla morte che mi è capitata". Con il successo per TKO alla 14esima ripresa, pertanto, Alì mantenne il titolo mondiale dei pesi massimi che aveva riconquistato tre anni prima nello Zaire battendo George Foreman.

Ali aveva scommesso su sé stesso

"Siediti, è finita, ma nessuno si dimenticherà di quello che hai fatto qui oggi". Così Eddie Futch comunicò a Joe Frazier la sua decisione di gettare la spugna tra il 14° e il 15° round. Lo stesso Frazier, nelle interviste rilasciate nel corso degli anni, si è sempre dichiarato incredulo di come il suo avversario fosse rimasto in piedi. "I pugni che gli ho dato avrebbero demolito una città", dirà con aria sconsolata. Tra le storie che circolano su questo combattimento anche quella che Muhammad Ali avesse scommesso su se stesso e che la puntata vincente gli avrebbe dunque fruttato un altro milione di dollari, soldi che però il campione avrebbe rifiutato dicendo "il nostro conto io e Joe l'abbiamo saldato sul ring".