Vincenzo Nibali non cerca scuse e commenta la tappa del Giro d'Italia che lo ha visto sprofondare in classifica allontanandosi dai migliori. Nibali afferma che è in corso un ricambio generazionale e onestamente ammette che gli altri vanno più forte. Afferma poi di essere l'unico nato nel 1984 a lottare con i primi ma non vuole sentire parlare di un Giro d'Italia di basso livello come è stato sottolineato da certi addetti ai lavori. Il corridore non si sbilancia sul favorito per il trionfo domenica a Milano.

Vincenzo Nibali: 'Ricambio generazionale in corso'

Vincenzo Nibali afferma che si veniva da una giornata dura anche se non era successo nulla di particolare. Il grande dislivello della tappa si è fatto sentire nelle gambe di tutti. Per Nibali sullo Stelvio, il ritmo era fortissimo fin da subito, a duemila metri di altezza si è presentata un'ulteriore accelerazione dei corridori della Ineos. 'In quel frangente - commenta - io sono rimasto da solo e sono andato avanti per quel che potevo arrivando insieme alla maglia rosa".

Nibali non cerca scuse: "Oggi è in corso un ricambio generazionale, gli altri hanno il vantaggio della carta d'identità, vanno più forte di me. Io penso di essere stato uno dei pochi, forse l'unico nato nel 1984 a tenere testa e cercare di lottare con i primi classificati".

L'anno, per Nibali, è stato strano per tutti, una stagione complicata anche difficile da programmare con le corse. Per il corridore la corsa rosa può comunque esplodere nuovamente nella giornata di sabato.

I sogni di vittoria di Nibali al Giro d'Italia definitivamente sfumati

Vincenzo Nibali aveva iniziato questo Giro d'Italia con ambizioni, sperava di essere protagonista e competere per il successo finale.

Ma nella tappa regina ha dovuto arrendersi e i suoi sogni di un finale in gloria a Milano domenica sono sfumati. Nibali ha anche evidenziato che si sono fatti sentite i 5000 metri di dislivello che erano presenti. Il capitano della Trek Segafredo non cerca giustificazioni e ribadisce che di corridori vecchi ne sono rimasti pochissimi.

Evidenzia che in questa annata particolare in molti sono arrivati al Giro d'Italia senza sapere come ci si sarebbe arrivati davvero. Alcuni commentatori hanno parlato di Giro non di primissimo piano e non di alto livello. Su questo Nibali non è proprio d'accordo. Vincenzo spiega di avere letto molte critiche sulla corsa rosa ma di non condividerle visto che le medie in corsa sono sempre state elevate. Infine, Nibali non si vuole sbilanciare su chi sarà il trionfatore domenica a Milano, ci sono state scoperte giovani molto interessanti e la lotta è ancora aperta.