Anche Mario Cipollini, ex campione di ciclismo, si è unito al cordoglio planetario per la scomparsa di Diego Armando Maradona. L'ex velocista italiano - in un video sulla sua pagina Facebook - ha definito Maradona un "fuoriclasse innato" e ha ricordato diversi aneddoti di quando hanno partecipato assieme come concorrenti di un'edizione del programma di Rai 1 Ballando con le Stelle. In particolare quello del palleggio con un limone di plastica.
Cipollini: 'Maradona un fuoriclasse innato, di quelli che ne nascono pochi'
Cipollini ha aperto il suo video dicendo di volersi unire al dolore planetario per la scomparsa di Diego Armando Maradona.
Dice di non essere un appassionato di calcio, ma di aver avuto la fortuna di conoscere personalmente Pelè e Ronaldo oltre allo stesso Maradona. Poi racconta che con Maradona ha avuto la fortuna e il piacere di condividere una stagione del programma di Rai 1 "Ballando con le Stelle", quando erano entrambi concorrenti.
L'ex sprinter italiano dice di aver avuto la possibilità di conoscere Maradona in una veste giocosa e rilassata. "Ci divertivamo - racconta Cipollini - è stato un onore per me condividere degli spazi con uno come lui, è stato uno fuoriclasse dalle doti innate, come ne nascono pochi, lui Merckx, Jordan, Carl Lewis. Un club per pochissimi, lui era qualcosa di trascendentale".
Cipollini racconta il palleggio di Maradona con un limone a Ballando con le Stelle
L'ex campione italiano nel suo video racconta che una sera, a Ballando con le Stelle, avvenne un episodio che lo colpì molto. "Eravamo due ex sportivi - spiega Cipollini - e spesso ci tenevano per ultimi a esibirci. Spesso c'era da aspettare anche molto tempo prima di entrare in pista per la nostra esibizione che poteva avvenire anche dopo la mezzanotte.
Ricordo che c'erano dei tavolini e c'erano dei cesti con fiori e frutti, ovviamente falsi. Una sera, per ingannare l'attesa prima di andare in onda, Maradona sfilò un limone da uno di questi cesti, lo prese e iniziò a palleggiare. Lo fece per tantissimo tempo, mostrando quel qualcosa di innato che aveva. Sarà stato di un peso di 10 grammi, ma lui lo toccava e appena lo calciava andava sempre nella direzione giusta sapendo dove sarebbe andato.
Non mi dimenticherò mai questa scena".
Cipollini poi ha parlato anche della fortuna di aver potuto condividere qualche ora con una persona di questa portata. "Sull'aspetto personale - conclude Cipollini - non mi permetto di dire nulla, ma come atleta era uno che sapeva in maniera straordinaria catalizzare su di sé le attenzioni di tutto e di tutti. Non posso che unirmi al cordoglio generale nella consapevolezza che quando se ne va una persona così grande allo stesso tempo se ne va anche un pezzo di noi stessi".