Questo 2020 'congelato' dalla pandemia rischia di passare alla storia del pugilato per un evento che, fino a non tanti mesi fa, era assolutamente impensabile. Mike Tyson torna sul ring a dispetto delle sue 54 primavere, non si tratta ovviamente di un match ufficiale, ma soltanto di un'esibizione. Eppure, considerato che darà modo ai tanti fan della Boxe di vedere ancora 'Iron Mike' indossare i guantoni, quel 'soltanto' sembra fuori luogo. Il 28 novembre, pertanto, i riflettori di tutto il mondo saranno puntati sullo Staples Center di Los Angeles dove l'ex campione indiscusso dei pesi massimi affronta Roy Jones jr.
Non un avversario qualunque, ma un pugile che in un decennio è stato capace di conquistare il titolo mondiale in quattro differenti categorie di peso, dai medi ai massimi passando per i supermedi e i mediomassimi. Jones ha compiuto 51 anni lo scorso gennaio.
Il ritorno di Iron Mike
Era lo scorso maggio, in un mondo già scombussolato dalla pandemia, quando Mike Tyson catalizzava l'attenzione del mondo del pugilato esprimendo la sua volontà di tornare a combattere, anche se solo in match-esibizione per scopi benefici, e annunciava la ripresa del lavoro in palestra con il coach Rafael Cordeiro. Fin qui timidi commenti e pallidi sorrisi, alcuni quasi 'comprensivi' nei confronti di un uomo che solo poche settimane prima aveva espresso la sua struggente nostalgia per i tempi in cui era il pugile più famoso del mondo.
Poi sono stati diffusi sui social i video dei suoi allenamenti e in tanti si sono stupiti nel vedere l'ex campione ultracinquantenne 'tirato a lucido' con la consueta aggressività e velocità durante le sessioni con Cordeiro: qui i 'comprensivi' sono diventati nostalgici a loro volta, ripensando agli anni d'oro di un grande atleta e la voglia di rivederlo sul ring è cresciuta a dismisura.
L'annuncio del combattimento
Lo scorso luglio, dopo essere stato accostato al suo grande rivale Evander Holyfield che aveva ripreso anche lui a sudare in palestra, l'annuncio del match contro Roy Jones jr. Doveva disputarsi il 12 settembre, ma vista la situazione si è deciso di posticiparlo al 28 novembre scegliendo lo Staples Center di Los Angeles.
Non è un combattimento ufficiale e sono state decise apposite regole: saranno otto riprese più brevi del normale, 2 minuti ciascuna e sono banditi colpi estremamente violenti. Inoltre l'arbitro interromperà immediatamente il match anche in caso di piccole ferite. Si tratta pur sempre di un'esibizione, ma c'è da scommettere che appena Tyson respirerà l'aria del ring cercherà comunque di farsi valere come ai bei tempi. "Cercherò il ko anche se va contro le regole", ha dichiarato e Roy Jones, da parte sua, ha ammesso di essere preparato a un avversario tutt'altro che amichevole e sorridente.
I due pugili a confronto
Campione del mondo dei pesi massimi dal 1986 al 1990 (indiscusso dal 1987) poi nuovamente titolare delle cinture iridate Wbc e Wba nel 1996 fino alla prima sconfitta con Evander Holyfield, Mike Tyson ha un personale di 58 match da professionista con 50 vittorie di cui 44 per ko, 6 sconfitte e 2 no contest.
Il suo ultimo combattimento lo ha disputato nel 2005, mentre per Roy Jones jr l'ultimo combattimento è molto più recente: era il 2018, infatti, quando ha sconfitto ai punti Scott Sigmon per il titolo della Wbu, la federazione più giovane tra quelle internazionali che, come noto, non viene riconosciuta in tutti i paesi. È stato campione del mondo dei pesi medi versione Ibf dal 1993 al 1994, anno in cui tentò in maniera vincente la scalata al titolo dei supermedi. Successivamente è stato iridato dei mediomassimi dal 1996 al 2004, dal 1999 al 2002 è stato indiscusso nella stessa divisione. Nel 2003 ha conquistato anche il titolo mondiale dei pesi massimi versione Wba battendo John Ruiz, divenendo il primo ex peso medio in grado conquistare una corona dei massimi in 106 anni di storia della boxe.
Il suo personale è di 75 combattimenti da professionista con 66 vittorie di cui 47 prima del limite e 9 sconfitte. Per questo combattimento il Wbc ha deciso di mettere in palio la cintura verde denominata “Frontline Battle Belt”, ovvero la Cintura della Battaglia in Prima Linea.