Si preannunciava come una delle partite imperdibili di questa prima parte di stagione Nba quella fra Los Angeles Lakers e Milwaukee Bucks, ma così non è stato, almeno non nel secondo tempo, quando LeBron James e compagni hanno controllato agevolmente la gara vincendo 106-113. Per i Lakers è l'ottava vittoria su otto trasferte, miglior partenza della storia.

I Milwaukee Bucks sono alla seconda sconfitta consecutiva.

La partita

Entrambe le squadre venivano da una sconfitta, i Lakers contro i Golden State Warriors e i Milwaukee Bucks contro i Brooklyn Nets.

Il ritmo è alto sin dalle prime battute, dopo sei minuti entrambe le squadre hanno già segnato più di 20 punti, e le panchine contribuiscono alla causa. Il primo quarto si conclude 33-29 per i padroni di casa.

Non bene le difese

La vera notizia è proprio questa. Ambo le squadre, che sono tra le migliori della lega, fanno fatica nella metà campo difensiva, come testimoniato dal punteggio che continua ad essere alto.

La partita è equilibrata e piacevole, Milwaukee sfrutta al massimo la transizione, mentre i Lakers cercano soprattutto l’uno conto uno in post-basso, che sta funzionando molto in questa stagione.

Sorpasso Lakers

A 4:36 dalla seconda sirena i Bucks scavallano quota 50 con i liberi di Khris Middleton, seguito da un altro canestro di Giannis Antetokounmpo.

Marc Gasol riporta i suoi sotto di tre con una tripla, 52-55.

Nei minuti rimanenti i Lakers segnano altri 11 punti - inclusa una tripla sulla sirena di Caldwell-Pope - e vanno al riposo avanti 63-57.

Il parziale decisivo

Non contento, Caldwell-Pope piazza un’altra tripla in apertura di quarto seguito da James, chiudendo un parziale di 17-2, quello che, praticamente, decide la partita.

Milwaukee riesce a riportarsi leggermente sotto grazie alla coppia Middleton- Jrue Holiday, ma l’attacco ha perso ritmo e anche la panchina non sta più dando una mano.

Nonostante ciò, e nonostante un Antetokounmpo non al top della forma, i ragazzi di Mike Budenholzer riescono a tenersi a galla con due bombe da lontano di Donte DiVincenzo - 10 punti per l’italoamericano quest’oggi - e all’agonismo messo nella fase difensiva.

Il terzo periodo dice 78-82 per Los Angeles.

Ospiti in controllo

L’ultimo pezzo di partita si apre, neanche a dirlo, con due spaziali canestri da lontano di LeBron James che portano i giallo-viola sul +11. Qui ci si aspetterebbe una reazione da parte dei padroni di casa. Invece Milwaukee non alza i giri del motore, agevolando l’avversario.

La cosa curiosa è che, nonostante il punteggio, Vogel abbia solo un timeout a disposizione negli ultimi minuti, mentre Budenholzer ne ha ancora quattro.

Il finale di partita

Solo con il rientro in campo del loro leader i Bucks ritrovano un po’ di ritmo, riportandosi sul -2, ma ci pensano ancora Caldwell-Pope - 7/10 da tre per KCP - e un commovente Caruso - prestazione di grande sostanza di Alex - a ridare il giusto margine ai Lakers.

LeBron con un giocata super da tre e una schiacciata a 16 secondi dalla fine chiude definitivamente i giochi, i Lakers vincono meritatamente 113-106.

Milwaukee è alla seconda sconfitta consecutiva contro una grande squadra dopo quella di qualche giorno fa contro i Brooklyn Nets, piccolo campanello d’allarme per Middleton e compagni.

Le prestazioni dei singoli

LeBron James ha sfoderato una delle prestazioni migliori della sua stagione, chiudendo con 34 punti e 6/10 dall’arco. Benissimo Caruso e Harrell, mentre Anthony Davis tira male - 8/18 dal campo - ma mette a referto 6 assist, confermando di essere migliorato molto come passatore.

Per quanto riguarda Milwaukee, Antetokounmpo non è stato dominante come al solito.

Male la panchina, che mette a referto solo 16 punti totali.

Le parole dei protagonisti

“Per me l’unica cosa è la squadra vinca. I premi individuali non mi interessano. Voglio aiutare la squadra a vincere sempre”. Queste le parole di LeBron James a fine gara a proposito della possibilità di vincere il quinto MVP della sua vincente carriera.

“Non volevamo perdere due partite consecutive e ci siamo riusciti. Vogliamo entrare in campo e vincere sempre”, chiosa Anthony Davis.