È Michael Woods ad aggiudicarsi la seconda tappa del Tour des Alpes Maritimes et du Var. Il corridore canadese, passato da quest’anno alla Israel Start Up Nation, si è confermato uno degli uomini più forti ed esplosivi sugli arrivi posti in cima a salite brevi e dalle forti pendenze, i tipici muri. Woods ha attaccato nella parte più difficile dello strappo che portava al traguardo di Fayence, riuscendo a scrollarsi di dosso tutti quanti. Bauke Mollema, vincitore ieri, ha concluso al secondo posto e ha mantenuto la sua maglia di leader, anche se ora Woods ha lo stesso tempo in classifica generale.

Tour du Var, fuga a sette

La seconda tappa del Tour des Alpes Maritimes et du Var ha portato i corridori a confrontarsi sul muro finale di Fayence, un chilometro con pendenza media del 10% e strappi al 20%, dopo un percorso con diversi saliscendi, ma senza asperità davvero selettive. La corsa è stata abbastanza tranquilla prima del testa a testa finale, con una fuga di sette corridori che ha preso il largo nelle fasi iniziali acquisendo un vantaggio di circa cinque minuti. A comporla sono stati Clément Berthet e Biniam Ghirmay (Team Delko), Hugo Houle (Astana-Premier Tech), Dylan Kowalski (Xelliss Roubaix Lille Métropole), Victor De La Parte (Team Total Direct Energie), Cyril Barthe (B&B Hotels) e Andrea Mifsud (Swiss Racing Academy).

La Trek Segafredo del leader della generale Bauke Mollema ha tenuto a lungo il comando delle operazioni in gruppo, trovando poi l’aiuto anche della Ineos, presente qui con un vero squadrone forte anche di Geraint Thomas e Tao Geoghegan Hart. Gli ultimi fuggitivi a cedere sono stati Houle e Barthe, raggiunti ormai a circa tre chilometri dall’arrivo.

Niente da fare per Van Avermaet, a vincere è Woods

Ai piedi del muro finale la AG2R di Greg Van Avermaet si è portata al comando, permettendo al campione olimpico di prendere la salita in testa. Le pendenze e la lunghezza del tratto più duro, paragonabile al muro di Huy, hanno però favorito i corridori più leggeri e con doti da scalatore.

Van Avermaet non ha potuto tenere il confronto ed è sprofondato nelle retrovie, quando prima Alexis Vuillermoz (Total Direct Energie) e poi soprattutto Michael Woods (Israel) hanno forzato l’andatura.

Il canadese è riuscito a fare la differenza e a guadagnare qualche decina di metri in un tratto molto ripido, andando a vincere la tappa con 1’’ di vantaggio su Mollema, molto brillante anche oggi, e 3’’ su Narvaez, che è stato l’uomo lanciato dalla Ineos. A seguire sono arrivati altri scalatori leggeri come Gaudu e Vuillermoz, mentre in un gruppetto a 13’’ hanno concluso Giulio Ciccone, oggi 12°, Quintana, Pinot e Geoghegan Hart. Più indietro è arrivato Fabio Aru, che non è riuscito a replicare il violento cambio di ritmo nel finale e ha concluso al 31° posto con 31’’ di distacco.

Geraint Thomas è invece arrivato nelle retrovie, a quasi due minuti, ma dopo aver lavorato a lungo in testa al gruppo in favore dei compagni.

In classifica generale Bauke Mollema ha conservato la maglia di leader, ma Michael Woods ha ora lo stesso tempo e dietro i distacchi sono ancora cortissimi. Decisiva sarà la terza e ultima tappa di domani, una frazione breve ma con tre Gpm di prima categoria in rapida successione.