Questo martedì 16 febbraio ai campionati del mondo di biathlon, in svolgimento a Pokljuka in Slovenia, è andata in scena la gara individuale femminile più lunga, ovvero la 15 km. La gara odierna prevedeva il compimento di cinque giri, da tre chilometri ciascuno, con quattro soste al poligono, due volte da sdraiate e due volte in piedi.

La vincitrice è stata la ceca Marketa Davidova, autrice di una gara praticamente perfetta, sia sugli sci, che al poligono, dove ha centrato venti bersagli su venti..

Al secondo posto chiude la svedese Hanna Oeberg, al terzo la norvegese Tandrevold

Al secondo posto, quindi medaglia d'argento, per la svedese Hanna Oeberg, alla prima medaglia individuale, in questa rassegna iridata. Per la svedese al poligono è arrivato un solo errore, ma un'ottima gara sugli sci, in quanto il ritardo dalla vincitrice è solo di 27 secondi, recuperando quindi parte del minuto di penalità.

Sul terzo gradino del podio, e quindi medaglia di bronzo, per una norvegese, ma non quella, che ci si aspettava: conquista la sua prima medaglia individuale a un mondiale Ingrid Landmark Tandrevold, autrice di un'ottima gara, con un solo errore al poligono.

In quarta posizione arriva la costante Lisa Theresa Hauser, che prima dell'ultimo poligono, era ancora in lotta per la medaglia d'oro, ma due errori finali, pregiudicano, la conquista di una medaglia.

In quinta posizione arriva la russa Svetlana Mironova, che a questi mondiali gareggia come atleta indipendente.

Le favorite di questa gara, oggi hanno faticato: la due volte campionessa del mondo Tiril Echkoff, chiude addirittura 23^, con ben quattro errori al poligono, forse un po' di stanchezza, dopo le due precedenti gare trionfali.

Leggermente meglio della connazionale fa Marte Olsbu Roiseland, che chiude in ventesima posizione.

La gara ha riservato delle sorprese in classifica, soprattutto in casa Svizzera, con le due atlete Gasparin e Cadurisch, al primo piazzamento nelle dieci in una rassegna mondiale.

Le italiane lontane dal podio

Parlando delle azzurre, la migliore è Dorothea Wierer, che in questa specialità doveva difendere il titolo mondiale conquistato un anno fa nella sua Anterselva.

L'altoatesina ha compiuto una gara dai due volti, nelle prima parte ottima sugli sci e dal poligono con zero errori, mentre nella seconda parte ha commesso due errori: alla fine chiudiamo in nona posizione.

Le altre azzurre invece deludono e chiudono oltre la trentesima posizione, rispettivamente Carrara in 31^, Vittozzi in 38^, Sanfilippo in 82^ e Lardschneider in 85^ posizione.