Dopo tanti rinvii dovuti al maltempo, finalmente i mondiali di sci di Cortina hanno preso il via con la gara del supergigante femminile. Il pronostico è stato rispettato e a trionfare è stata la ventinovenne campionessa svizzera Lara Gut-Behrami.

Lara Gut vince l'oro mondiale nel Super-G femminile

La campionessa elvetica Lara Gut-Behrami conferma uno stato di forma eccezionale che ormai dura da inizio stagione e che le ha permesso di vincere quattro gare consecutive in coppa del mondo, e anche nella gara iridata di Cortina ha chiuso al primo posto, con il tempo di 1:25,51.

Al secondo posto nel Super-G chiude la connazionale Corinne Suter, che conquista la medaglia d'argento in una stagione nella quale la svizzera non aveva confermato la continuità della scorsa stagione che le aveva permesso di vincere entrambe le discipline veloci di Coppa del mondo (supergigante e discesa libera).

Sul terzo gradino del podio c'è la campionessa uscente americana Mikaela Shriffin, che nel corso di questa stagione non si era mai cimentata nelle discipline veloci, tranne qualche allenamento in prossimità della rassegna iridata. La campionessa americana ha sciato benissimo per tre quarti di gara, ma un errore quasi in prossimità del traguardo le ha fatto perdere quasi un secondo dalle avversarie: si è quindi dovuta accontentare della medaglia di bronzo.

In quarta posizione chiude la ceca Ester Ledecka, in passato capace di vincere la medaglia d'oro in super gigante alle ultime olimpiadi di Corea del 2018. La campionessa ceca però continua a sorprendere, in quanto nasce snowboardista e con questa disciplina si alterna alle gare veloci di sci alpino.

Indietro le quattro italiane

Parlando delle quattro azzurre Bassino, Brignone, Curtoni e Marsaglia, ci si aspettava sicuramente qualcosa di più, ma il cambio di neve non ha permesso loro di esprimere tutto il loro valore.

La migliore è stata Federica Brignone che ha chiuso in decima posizione, con un ritardo superiore al secondo dalla vincitrice Lara Gut-Behrami.

In undicesima posizione chiude invece Marta Bassino, che non ha digerito molto sia il manto nevoso che la tracciatura, che solo nella parte centrale si addiceva alle sue caratteristiche di leggerezza, le quali ormai sono il suo marchio di fabbrica, che le hanno permesso in questa stagione di vincere ben quattro gare.

Più indietro le altre due azzurre: Elena Curtoni è arrivata 18^ a 1”79 di ritardo, mentre Francesca Marsaglia è giunta 23^ a 2”47 dalla vincitrice.