Per la prima volta in quest’ultimo decennio di grande Ciclismo, Peter Sagan si è defilato dal centro della scena. Le vittorie un po’ più saltuarie, qualche problema fisico che lo ha costretto a ritardare l’avvio della stagione, e l’esplosione sempre più dirompente dei fenomeni della nuova generazione, hanno messo il campione slovacco un po’ ai margini. Sagan ha debuttato in questo 2021 alla Tirreno Adriatico che si è conclusa oggi, dove non ha centrato nessuna top ten, fatto davvero inconsueto per un campione che era abituato a lottare per la vittoria quasi su ogni traguardo.

Sagan: ‘Difficile entrare in forma’

Sagan è apparso ancora lontano dalla condizione migliore nella Tirreno Adriatico e del resto su di lui non c'erano grandi aspettative prima di questo esordio stagionale. Il campione slovacco ha dovuto interrompere la preparazione all’inizio di febbraio dopo aver contratto la Covid-19. Sagan ha accusato dei sintomi molto lievi, ma è stato fermo a lungo ed è stato costretto a cambiare il suo programma di corse, spostando il debutto alla Tirreno in cui non è stato competitivo.

Prima dell’ultima tappa odierna, la crono di San Benedetto del Tronto, il tre volte Campione del Mondo ha parlato con la stampa, spiegando di aver ancora bisogno di tempo per recuperare una buona condizione.

“La forma fisica non c’è, questo devo ammetterlo. Gli anni passano anche per me ed è difficile entrare in forma” ha dichiarato il campione della Bora hansgrohe, che ha poi confermato un ulteriore cambio di programma.

Dopo la Milano Sanremo di sabato prossimo, Sagan non sarà infatti al via delle classiche che si correranno in Belgio nella prossima settimana, su tutte la Gand Wevelgem, ma si sposterà in Spagna per la Volta Catalunya.

L’obiettivo è quello di mettere più chilometri nelle gambe per cercare di essere competitivo al Giro delle Fiandre e alla Parigi Roubaix, i grandi appuntamenti del mese di aprile.

‘Io ho dalla mia l’esperienza’

Questo Peter Sagan un po’ dimesso nelle prestazioni è stato ancora più messo in evidenza dall’esuberanza dei campioni della nuova generazione, che in questa Tirreno Adriatico hanno regalato uno spettacolo stellare a cui lui ha dovuto fare da spettatore.

Per molti osservatori i vari Van der Poel, Van Aert, Alaphilippe, hanno ormai soppiantato definitivamente Sagan e gli altri ultra trentenni.

Il campione slovacco ha però rilanciato alla sfida dei giovani, non sentendosi ancora destinato ad un ruolo di secondo piano. “Loro sono molto esplosivi, però io ho dalla mia parte l’esperienza. Se sono in forma perché non posso competere con loro? Si può vincere anche a 33 o 35 anni” ha dichiarato Sagan, che ha mostrato di apprezzare molto il nuovo modo di correre, più istintivo e spettacolare, che hanno portato i giovani. “Di certo è un grande show in televisione, è qualcosa di diverso, bello da vedere” ha dichiarato il campione della Bora augurandosi di poter essere presto nelle condizioni fisiche giuste per poter battagliare ed essere un fattore in questo spettacolo.