La stagione della Vini Zabù, la squadra diretta da Angelo Citracca e Luca Scinto, rischia di fermarsi nel momento più importante. L’Uci ha comunicato la positività a un controllo antidoping di Matteo De Bonis, corridore che dalla scorsa stagione milita nella formazione toscana. Per la Vini Zabù si tratta del secondo caso di doping negli ultimi dodici mesi e per questo potrebbe scattare una sospensione per tutto il team, che potrebbe impedire anche la partecipazione al prossimo Giro d’Italia.

De Bonis, dopato senza risultati

Quello di Matteo De Bonis non è certo un nome molto conosciuto nel mondo del ciclismo professionistico.

Classe ’95, di Gaeta, De Bonis è passato tra i pro nella scorsa stagione senza aver raccolto grandi risultati nelle categorie giovanili. Il 25enne laziale ha trovato la fiducia della Vini Zabù di Citracca e Scinto, con cui ha debuttato tra i grandi nel 2020. Il ragazzo è stato schierato in pochissime gare, appena 11 giorni di corse in tutta la stagione, in cui è arrivato sempre nelle retrovie o si è ritirato. Nel 2021 De Bonis non ha ancora partecipato a nessuna gara.

Il suo nome è rimbalzato sulle pagine dei giornali per una vicenda di doping. Il corridore della Vini Zabù è risultato positivo all’Epo in un controllo a sorpresa effettuato il 16 febbraio a Fondi. In attesa delle controanalisi, De Bonis è stato sospeso dall’attività, ma a rischiare per questa positività non è soltanto lui ma l’intera squadra.

Giro a rischio per la Vini Zabù?

Quello di Matteo De Bonis è infatti il secondo caso di doping a carico dei corridori della squadra toscana nel giro di dodici mesi. Lo scorso ottobre, durante il Giro d’Italia, è stato infatti fermato Matteo Spreafico, risultato positivo all’ostarina.

Secondo il regolamento antidoping, se una squadra incappa in due casi di positività nell’arco di dodici mesi, è prevista una sospensione dell’attività che va da 15 a 45 giorni.

A pronunciarsi sulla delicata questione sarà la Commissione Disciplinare dell’Uci. Se venisse applicata la pena più severa, 45 giorni, la Vini Zabù sarebbe automaticamente esclusa anche dal Giro d’Italia, a cui la squadra toscana era stata invitata tramite una wildcard tra mille polemiche. Anche se l’eventuale sanzione dovesse essere più breve e concludersi prima del via del Giro d'Italia, bisognerà capire che posizione prenderà Rcs Sport, la società organizzatrice della corsa rosa.

L’invito a una squadra appena rientrata da un periodo di sospensione per doping potrebbe essere un’opzione da rivalutare con attenzione, anche per le possibili ripercussioni negative a livello mediatico per tutta la corsa