Anche se oramai il progetto di disputare la Superlega è stato archiviato definitivamente, gli strascichi legali e i contraccolpi di carattere economico rischiano di divenire una concreta faccenda onerosa per i club che avevano deciso di prendervi parte, così come paventato dal presidente del Real Madrid Florentino Perez. Sembrerebbe, infatti, che per slegarsi dalla Superlega occorresse il placet di tutti i club membri. Le compagini inglesi, le prime ad abbandonare l'idea, sarebbero in pole position per il pagamento d'ingenti penali. Le altre squadre avrebbero, perlomeno, giustificato di aver rinunciato al progetto a seguito del dietrofront degli altri sei club, che ormai dichiarava il forfait della Superlega.

La complessa controversia legale sullo sfondo

La questione della Superlega rischia di assumere dei risvolti assai intricati e complessi da risolvere per gli avvocati dei club coinvolti. Il team legale del Milan, per esempio, ha atteso che fossero prima le altre squadre a sbilanciarsi circa l'abbandono del progetto, prima di presentare il suo comunicato con il quale lo annunciava. L'uscita di scena dalla Superlega è stata frutto di una precisa strategia difensiva messa a punto dai suoi legali. Tuttavia, le giustificazioni addotte a vario titolo dai club coinvolti non sarebbero sufficienti per Aleksander Ceferin, Presidente dell'Uefa, e per Gianni Infantino, a capo della Fifa.

Le possibili sanzioni minacciate dall'Uefa

Infatti, la condizione imprescindibile per non incorrere in controversie e sanzioni era che le massime delegazioni calcistiche dessero il loro consenso e che dinnanzi all'antitrust venisse dimostrata la posizione dominante dell'Uefa, in qualità di ente regolatore, autorizzato a comminare sanzioni (tra cui l'esclusione dalla Champions League per i 12 membri), e come detentore e gestore in monopolio dei diritti della stessa Champions.

Al verificarsi di tali circostante la Superlega si sarebbe potuta disputare senza alcun rischio di rivalse legali. Vi sono ancora molti punti oscuri da chiarire riguardo le conseguenze possibili, ma soprattutto le strade che le varie dirigenze dei club più blasonati intendono percorrere. Da una parte ci sono le minacce annunciate da Florentino Perez, che avrebbe dovuto sedere al vertice della Superlega, e la sua richiesta di pagamento delle penali pattuite nei confronti dei club rinunciatari, come per esempio il Manchester United.

Minacce che potrebbero essere solo parole volte a gettare benzina sul fuoco, mentre le sanzioni annunciate da Ceferin a rappresentanza dell'Uefa, tra cui il divieto di prendere parte alla massima competizione continentale per squadre di club, appaiono delle ipotesi alquanto concrete e difficili da sventare.