Non sono solo le salite, le cronometro e gli sprint a regalare emozioni e spettacolo in questo Giro d’Italia che sta vivendo oggi il suo primo giorno di riposo. Nella tappa del 17 maggio vinta da Peter Sagan sul traguardo di Foligno, anche un banale sprint intermedio ha concesso un momento di Ciclismo effervescente. La maglia rosa Egan Bernal e Remco Evenepoel si sono confrontati apertamente insieme alle rispettive squadre per andare a caccia di un abbuono da tre secondi. Alla fine, dopo una battaglia serrata, lo sprint è andato a Narvaez del Team Ineos, con Evenepoel che ha strappato un piccolo secondo alla maglia rosa.

Bernal: ‘Ci ho provato’

La tappa numero dieci del Giro d’Italia, quella firmata il 17 maggio da Peter Sagan sul traguardo di Foligno, ha regalato un momento di inatteso spettacolo nello sprint intermedio con abbuoni posto a Campello sul Clitunno. Con la fuga partita nelle fasi iniziali già annullata da tempo sono stati i big della classifica generale a confrontarsi per agguantare i secondi in palio, tre per il vincitore, due e uno per gli altri.

La Ineos ha lanciato la sfida con una progressione micidiale di Filippo Ganna che ha trascinato dietro di sé Egan Bernal. Remco Evenepoel è stato costretto ad intervenire personalmente per chiudere un buco di qualche metro ed ha poi rilanciato con forza e determinazione mettendo un po’ in difficoltà la maglia rosa, più vulnerabile sul passo rispetto al belga.

A mettere tutti d’accordo è poi intervenuto Narvaez, uno dei gregari di Bernal, un corridori molto veloce che è andato a togliere a Evenepoel la soddisfazione di passare per primo al traguardo volante. Il belga si è dovuto accontentare del secondo posto e di limare 1’’ dal suo distacco in classifica generale rispetto a Bernal, piazzatosi terzo in questo sprint di puro spettacolo.

La sfida tra i due campioni e le rispettive squadre ha entusiasmato gli appassionati, che già pregustano il prosieguo nelle prossime tappe. La maglia rosa ha raccontato che l’idea di cercare l’abbuono è nata al momento, senza un piano preparato: “Non avevo previsto di fare lo sprint intermedio.

Ho visto che c’era l’opportunità di prendere l’abbuono e ci ho provato. Ho preso solo un secondo ma non ho speso energie” ha commentato Egan Bernal.

‘Mi sono messo a ruota di Ganna’

Il campione colombiano ha spiegato che prima di arrivare al traguardo volante di Campello sul Clitunno l’ammiraglia della Ineos ha spronato Moscon e Narvaez ad impegnarsi nello sprint, ed è stato il segnale che ha lanciato la sfida. “Io mi sono messo a ruota di Pippo Ganna, quindi è stato facile allungare” ha dichiarato Bernal, che però ha minimizzato il valore di questo confronto diretto con Evenepoel, sia per i pochi secondi in palio sia per l’impatto psicologico che alcuni hanno voluto dare a questa sfida. “Ho preso solo un secondo ma il Giro d’Italia non sarà deciso dai secondi, quanto dai minuti di distacco delle grandi salite. Non vedo il Giro come una sfida mentale tra Remco e me” ha concluso la maglia rosa.