Ad otto giorni dal via del Tour de France, previsto a Brest per sabato 26 giugno, si stanno delineando le scelte delle varie squadre sugli uomini da schierare. Alcuni team hanno già annunciato la composizione ufficiale e definitiva, a scanso di infortuni e imprevisti degli ultimi giorni, altri hanno presentato una parte della formazione, lasciando uno o due spazi da riempire dopo l’ultimo test dei vari campionati nazionali che si svolgeranno in questo weekend in giro per l’Europa. Dal quadro che si sta componendo si delinea un Tour de France con poca Italia e con ambizioni piuttosto limitate.

Tour, Colbrelli tra i più attesi

Finora sono solo dieci i corridori italiani che hanno ricevuto la convocazione per il Tour de France dalle rispettive squadre, o che almeno sono in lizza per spuntarla su uno degli ultimi posti a disposizione.

Si tratta di un contingente piuttosto limitato, visto che nella scorsa edizione i corridori azzurri al Tour erano stati sedici e in quella precedente in quindici, senza dimenticare che una quindicina di anni fa, prima dell’avvento del World Tour, il nostro movimento schierava 30-40 elementi sulle strade della corsa più importante del mondo.

In questa breve lista spiccano i nomi di Sonny Colbrelli e di Vincenzo Nibali.

Colbrelli è apparso in splendida forma al recente Giro del Delfinato, in cui ha vinto una tappa, la classifica a punti ed è arrivato al secondo posto in altre tre frazioni.

Contrariamente ad un anno fa, quando fu sacrificato per le gerarchie di squadra, il bresciano dovrebbe avere carta bianca dal Team Bahrain per giocarsi un successo di tappa e cercare di inserirsi nella lotta per la maglia verde.

Nibali arriva invece al Tour de France per spazzare via le difficoltà e i dubbi emersi dopo l’infortunio subito prima del Giro d’Italia, lasciare un segno e convincere il Ct Cassani a portarlo da titolare alle Olimpiadi di Tokyo, ruolo che finora appare in mano ad altri corridori.

Tour de France, l’incognita Fabio Aru

Tra gli altri corridori italiani attesi al Tour de France, c’è molta curiosità su Fabio Aru. Lo scalatore sardo ha ritrovato una certa serenità con il cambio di casacca che lo ha portato quest’anno alla Qhubeka Assos, ma non ancora i risultati. Al Tour, a cui partecipa per la quinta volta in carriera, arriva con tante incognite su quello che potrà essere il suo ruolo e la sua resa.

Molti italiani avranno poi compiti pressoché esclusivi di gregariato in questo Tour de France. Sarà così per Daniel Oss, spalla storica di Peter Sagan nella Bora, per Jacopo Guarnieri, apripista per le volate di Arnaud Demare nella Groupama, e per Davide Formolo e Oliviero Troia, che fanno parte della preselezione della UAE che sarà capitanata dal grande favorito al successo finale Tadej Pogacar.

Avrà più spazio personale Niccolò Bonifazio, velocista della Total Direct Energie, e potrebbero godere di una giornata di libertà anche Mattia Cattaneo e Davide Ballerini, entrambi schierati dalla Deceuninck che sarà orientata esclusivamente alla ricerca delle vittorie di tappa.