L’arrivo in salita al Col de Portet, nella diciassettesima tappa del Tour de France, ha regalato un’altra grande giornata di Ciclismo. Anche con una maglia gialla ormai in cassaforte per Tadej Pogačar, la corsa non ha risparmiato emozioni e spettacolo. Il campione sloveno non ha mostrato tutta la schiacciante superiorità vista nelle tappe alpine ed è stato impegnato a fondo da Jonas Vingegaard e Richard Carapaz. Solo nelle battute finali il fuoriclasse della UAE ha avuto la meglio sugli avversari, mettendo così il sigillo assolutamente dominato, ma nel quale mancava ancora un successo di tappa in montagna.

Quintana e Poels i più veloci sul Val Louron

A dare una misura ancora più concreta al valore della prova espressa nella giornata del 14 luglio dai campioni del Tour de France, sono i numeri estrapolati dalla corsa e soprattutto dalle tre scalate affrontate. La tappa ha superato il Col de Peyresourde, il Val Louron e la salita conclusiva a Col de Portet. Il sito specializzato Velofacts ha pubblicato i tempi di scalata alle tre salite, dai quali sono stati calcolati anche i dati relativi alle VAM. Quest’ultimo dato si riferisce alla Velocità Ascensionale Media, cioè i metri di dislivello scalati nell’arco di un’ora.

Sulla salita al Peyresourde, 9,7 km di scalata, il più veloce è stato Pierre Latour con un tempo di 27’15’’ e una VAM di 1.616.

Il gruppo, salito con il passo imposto dai compagni di Pogačar, ha impiegato invece 27’45’’ a raggiungere il Gpm del Peyresourde, con una VAM di 1.587.

Sulla seconda salita, il Val Louron, di 7,4 km, Nairo Quintana e Wout Poels hanno fatto segnare i tempi migliori. I due corridori erano in lotta per i punti della maglia a pois e, sprintando in vista del Gpm, hanno chiuso la scalata in 22’12’’ con una VAM di 1.538.

Pogačar e i suoi compagni hanno impiegato poco di più non avendo sprintato, scollinando in 22’21’’ e una VAM di 1.528.

Ciclismo, miglior tempo di Carapaz sul Portet

La battaglia vera tra i campioni di questo Tour de France è avvenuta interamente sulla salita finale al Col de Portet, 16,1 km di scalata all’8,6%. I dati testimoniano ovviamente quanto si sia alzata l’asticella delle prestazioni in questa fase finale della corsa.

I tre corridori più forti, Tadej Pogačar, Jonas Vingegaard e Richard Carapaz, sono saliti con una VAM di oltre 1.700, valore di altissimo livello.

Nonostante la corsa sia stata vinta dalla maglia gialla, il tempo di scalata più veloce è stato quello di Carapaz, che ha iniziato la salita in posizione leggermente più arretrata rispetto al campione sloveno. Lo scalatore dell’Ecuador ha concluso i 16,1 km del Col de Portet in 48’54’’, con una VAM di 1.728. Pogačar e Vingegaard hanno impiegato una manciata di secondi in più, 49’03’’, mentre a Rigoberto Urán non è bastato esprimere una VAM di 1.668 per difendere la sua posizione sul podio. Da segnalare che tutti i primi 15 sono saliti con VAM superiori ai 1.600, valore di tutto rispetto se si considera la durezza del percorso già affrontato prima della salita finale e la posizione della tappa quasi a fine Tour de France.