Il cerchio delle tappe di montagna si chiude come era iniziato in questo Tour de France, con il predominio di Tadej Pogaĉar.
Dopo aver messo già al sicuro la maglia gialla sulle Alpi, il campione sloveno ha firmato una doppietta di vittorie nelle due tappe pirenaiche, aggiungendo quella odierna di Luz Ardiden a quella già vinta ieri al col de Portet. Questa diciottesima tappa del Tour è stata più equilibrata e attendista rispetto alle giornate scorse, finchè nel finale il fuoriclasse della UAE Emirates ha piazzato un paio di attacchi per spezzare il gruppo dei migliori e poi per andare a vincere.
Vingegaard e Carapaz hanno consolidato le rispettive posizioni sul podio, anche grazie al crollo di Rigoberto Uran, che dal quarto posto è addirittura finito in fondo alla top ten.
🇸🇮 @TamauPogi tightened his already firm grip on the 💛 with another strong performance as he claimed his 3rd stage on the #TDF2021! 🏅
The last KM ⬇️
🇸🇮 @TamauPogi a démontré qu'il était le plus fort de ce #TDF2021 ! À Luz Ardiden, il remporte une 3ème victoire d'étape ! pic.twitter.com/IkT4ol04Mf
— Tour de France™ (@LeTour) July 15, 2021
Tour, Alaphilippe ancora in fuga
La diciottesima tappa del Tour de France ha proposto le ultime montagne della corsa, scalando il mitico Tourmalet e la salita finale verso Luz Ardiden. Il via è stato caratterizzato da tanti scatti, ma nessuna fuga ha preso davvero il largo.
Diversi corridori hanno provato ad andare all’attacco in questa che rappresentava l’ultima vera occasione di centrare un successo prima delle due tappe per velocisti e della crono in programma nei tre giorni finali di questo Tour. Il gruppo ha però sempre tenuto in pugno la situazione, non lasciando prendere vantaggio ai tentativi che si sono susseguiti.
Da un gruppetto all’attacco si sono avvantaggiati Matej Mohoric e Julian Alaphilippe, all’ennesima fuga di questo Tour de France, ma la salita al Tourmalet si è rivelata troppo ostica per entrambi.
Dal gruppo sono usciti due scalatori puri come Pierre Latour e David Gaudu, che poi in discesa ha staccato il connazionale restando da solo al comando.
La vera notizia importante scaturita dalla scalata al Tourmalet è stata però la netta crisi di Rigoberto Uran, staccato da un gruppo ancora molto folto. Il colombiano ha così perso il suo quarto posto in classifica generale e le residue speranze di salire sul podio, finendo addirittura ai margini della top ten.
Altra prova di forza di Pogaĉar
La Ineos si è sostituita alla UAE di Pogaĉar nella guida del gruppo sul Tourmalet. La squadra di Carapaz non ha però intensificato l’azione, avendo perso anche un uomo importante come Geraint Thomas, staccato quasi subito. La Ineos ha continuato anche nella prima parte della salita finale verso Luz Ardiden, andando a raggiungere Gaudu.
La corsa è così diventata molto simile a quelle tappe di montagna dei Tour de France dominati dalla Sky, tutti dietro al trenino in nero in attesa della battaglia negli ultimi 2 o 3 chilometri.
Dopo metà salita Rafal Majka è passato al comando preparando l’affondo di Tadej Pogaĉar, che è arrivato a 3 chilometri dall’arrivo. La maglia gialla ha fatto una netta selezione, e solo Vingegaard, Carapaz e Mas sono riusciti a seguirlo. La tappa si è risolta nell’ultimo chilometro, quando Mas ha provato ad allungare approfittando del marcamento tra i tre più forti. Pogaĉar però non lo ha lasciato fare, ed anzi ha approfittato dello scatto dello spagnolo per rilanciare a tutta velocità e togliersi di ruota Vingegaard e Carapaz.
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Non ancora sazio dai tanti successi ottenuti, il campione della UAE ha così firmato anche questa tappa di Luz Ardiden, senza fare sconti e omaggi agli avversari.
Vingegaard e Carapaz si sono dovuti accontentare delle piazze d’onore e di aver rafforzato in maniera definitiva i loro posti sul podio finale. Uran alla fine ha concluso il suo calvario con nove minuti di ritardo ed è sprofondato al decimo posto della classifica generale. Ne hanno approfittato O’Connor, Kelderman, Mas, Lutsenko, Martin e Bilbao che hanno tutti guadagnato una posizione, mentre Cattaneo ha confermato la sua 12° piazza come migliore degli italiani.
L’insaziabile Pogaĉar ha sfilato a Poels anche la maglia a pois, mentre già sua è quella bianca dei giovani.
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