Si è conclusa nella maniera più amara e dolorosa possibile l’avventura di Mathieu Van der Poel alle Olimpiadi di Tokyo 2020. Il fuoriclasse olandese, che si divide tra il Ciclismo su strada, il ciclocross e la mountain bike, era il favorito della gara di mtb cross country che si è corsa stamani, ma è caduto pesantemente nel primo dei sette giri in programma. Il vincitore della Strade Bianche è ripartito con circa un minuto di ritardo dai primi, ma si è poi dovuto ritirare per il dolore all’anca provocato dall’incidente.

VDP: ‘Quell’asse era lì durante la ricognizione’

Mathieu Van der Poel è stato poi portato in ospedale per una serie di esami, che per fortuna hanno escluso ogni frattura. Il campione olandese ha rilasciato alcune brevi dichiarazioni, alcune delle quali via social, spiegando che il suo errore è stato dovuto ad una modifica del percorso apportata dopo le ricognizioni dei giorni scorsi. VDP aveva effettuato dodici giri del circuito di mtb di Tokyo 2020, per scoprirne ogni dettaglio ed essere pronto alla gara, in cui partiva da favorito numero uno.

Al primo giro il fuoriclasse olandese è però subito incappato in un inatteso errore, affrontando malamente un salto in un passaggio roccioso e finendo per cadere.

Van der Poel ha spiegato di aver impostato quel passaggio in base a come era stato preparato durante la ricognizione, quando era stata piazzata un’asse di legno sotto il masso da cui i corridori staccavano per saltare.

Nei suoi dodici giri di prova VDP era transitato passando sull’asse, che però è stata rimossa tra la ricognizione e la gara.

Mentre tutti gli altri sono transitati senza problemi in gara, L'iridato di ciclocross ha impostato il passaggio come se ci fosse ancora l’asse di legno ed è caduto. “Non ne ero a conoscenza, quell’asse era lì durante la ricognizione. Sapevo solo che l’avevano tolta durante il test event”, ha spiegato Van der Poel riferendosi alla gara di preparazione che si era tenuta sul circuito di Tokyo 2020 nell’estate del 2019 e a cui lui non aveva preso parte.

De Knegt: “Ne avevamo parlato diverse volte’

Se la caduta sia stata provocata da una leggerezza di Mathieu van der Poel o da un errore dell’organizzazione non è però ancora chiaro. Il campione ha ribadito che non sapeva della rimozione di quell’asse che era presente durante la ricognizione, ma il CT olandese Gerben de Knegt ha fornito una versione diversa.

Mentre era in ospedale per le visite, VDP ha pubblicato alcuni post sui social per chiarire la sua posizione su quanto accaduta durante la gara olimpica di Tokyo 2020.

“Le persone a me vicine sanno quanto ho lavorato duramente. Potevo fare il percorso ad occhi chiusi, ma non sapevo che avrebbero rimosso l’asse”, ha scritto Van der Poel, che poi ha anche fatto i complimenti al vincitore della medaglia d’oro, il britannico Tom Pidcock.

All’emittente olandese NOS, il CT Gerben de Knegt ha però dichiarato che Mathieu Van der Poel era stato avvertito che l’asse sarebbe stata tolta durante la gara. “Ha detto che pensava che ci sarebbe stata quell’asse, ma ne abbiamo parlato diverse volte, quindi non dovrebbe essere questa la ragione. Se vuoi correre per la vittoria non puoi sbagliare. Certo, puoi sperare in un miracolo di Van der Poel, ma dopo la caduta sapevamo che non era più in corsa per le medaglie.

Gli chiederemo cosa è andato storto. Ha fatto più giri che mai su questo circuito. In Coppa del Mondo fa ricognizioni di quattro o cinque giri, qui ne ha fatti dodici. Abbiamo fatto i video del percorso. Era veramente fresco, ma basta un piccolo errore ed è fatta”, ha dichiarato De Knegt.