Come da programma, Vincenzo Nibali sta salutando il Tour de France in questo secondo giorno di riposo. Il vincitore dell’edizione 2014 aveva già annunciato fin dalla partenza che non sarebbe arrivato fino a Parigi, una scelta volta a recuperare energie in vista dell’imminente avventura olimpica di Tokyo 2020. Il campione della Trek Segafredo ha lasciato la corsa dopo aver fatto un test nella tappa di dell'11 luglio ad Andorra, inserendosi nella fuga che è partita nelle fasi iniziali e provando poi il contrattacco sul Port d’Envalira.
Nibali: ‘Eravamo stanchi dalla giornata di ieri’
Nella tappa che l'11 luglio ha portato il Tour de France ad Andorra, Vincenzo Nibali è riuscito a farsi trovare pronto quando è partita una folta fuga comprendente altri campioni come Alejandro Valverde, Julian Alaphilippe, Wout van Aert e Nairo Quintana. L’ex tricolore ha avuto al suo fianco due compagni di squadra, i francesi Julien Bernard e Kenny Elissonde, con cui ha cercato di rendere la corsa più impegnativa dettando il ritmo sul Port d’Envalira, la salita a più alta quota di questo Tour. “Abbiamo pensato di fare ritmo, a ruota si stava bene e pensavamo di poter controllare la gara nel modo migliore” ha dichiarato a fine corsa Nibali analizzando la condotta tattica della sua squadra.
Il campione messinese ha ammesso che la corsa è stata molto difficile, anche a causa delle scorie rimaste nelle gambe dalle tappe precedenti. “Eravamo stanchi dalla giornata di ieri, dove abbiamo vinto con Mollema, e le energie per riprovarci oggi erano meno” ha commentato Nibali, che non si è detto pienamente soddisfatto delle sensazioni avvertite in questa tappa in cui si è messo alla prova anche pensando alla corsa olimpica.
“Abbiamo voluto spingere un po’ anche per vedere come stava la gamba e ho capito che la situazione è un po’ così così” ha ammesso il due volte vincitore del Giro d’Italia.
‘A Tokyo con diverse punte’
Vincenzo Nibali tornerà ora a casa per poi volare a Tokyo, dove sono già sbarcati alcuni dei protagonisti della corsa olimpica che non stanno gareggiando al Tour de France, su tutti Remco Evenepoel.
La gara in linea di Tokyo 2020 è in programma sabato 24 luglio su un percorso molto impegnativo, che nel finale prevede la scalata al Mikuni Pass, una salita di una decina di chilometri.
La nazionale italiana si presenterà al via con Vincenzo Nibali, Damiano Caruso, Gianni Moscon, Alberto Bettiol e Giulio Ciccone. “Andremo con una squadra con diverse punte” ha dichiarato Nibali, che non ha parlato di ruoli, dicendosi pronto ad entrare in azione anche nelle fasi iniziali della corsa. Quanto agli avversari, il campione della Trek ha fatto un solo nome, quello di Wout van Aert, spiegando però che in una corsa così particolare in cui ogni squadra è composta da appena cinque corridori “serve esperienza, bisogna essere cauti e saper dosare tutto”.