Super Primoz Roglic nella cronometro di ciclismo delle Olimpiadi di Tokyo 2020. Lo sloveno ha sbaragliato il campo, facendo a gara a sé nella seconda parte di corsa in cui ha assestato distacchi pesantissimi a tutti gli avversari. Dietro a Roglic le altre medaglie si sono decise per un pugno di secondi, con il redivivo Tom Dumoulin che ha sfoderato una prova degna della sua classe per prendersi l’argento davanti a Rohan Dennis. Filippo Ganna ha sofferto un po’ questo percorso così impegnativo e poco adatto alle sue caratteristiche, ed è finito quinto.

Crono, tra le donne titolo alla Van Vleuten

Le cronometro hanno concluso oggi il programma del Ciclismo su strada alle Olimpiadi di Tokyo 2020. La giornata è stata aperta dalla gara riservata alle donne che ha proposto la prevista supremazia olandese. Su un tracciato molto impegnativo Annemiek Van Vleuten ha fatto il vuoto e si è presa una grande rivincita sulla delusione patita domenica per il secondo posto nella gara in linea. La campionessa olandese, due volte iridata di specialità, ha staccato di ben 56’’ la svizzera Reusser e di 1’02’’ la connazionale Anna Van der Breggen, mentre la Longo Borghini ha concluso la sua Olimpiade con un decimo posto.

Più tardi sono scesi in strada gli uomini. Dopo le partenze dei corridori meno quotati, il livello si è alzato già nella fase centrale con il via dell’attesissimo Remco Evenepoel, che però non ha fornito una prova all’altezza del suo talento. Il giovane belga è passato provvisoriamente al comando, ma Rigoberto Uran ha battuto il suo tempo dando una chiara misura della prestazione così così dell’ex campione europeo.

Roglic da padrone

L’ultima serie di partenze ha dato una spallata ai tempi fatti segnare da Uran e Evenepoel. Al primo intermedio Filippo Ganna è transitato al comando, ma tallonato da Roglic, Dumoulin, Van Aert e Dennis, tutti racchiusi in una manciata di secondi.

La corsa ha iniziato a delinearsi alla fine del primo giro, quando Primoz Roglic ha iniziato ad allungare passando con 8’’ su Dumoulin e Ganna, 9’’ su Dennis e 10’’ su Van Aert.

Ma è stato il secondo giro che ha scavato una nettissima differenza a favore del campione sloveno, che sul percorso giapponese, impegnativo e senza tratti pianeggianti, ha trovato un terreno ideale per mettere a frutto le proprie doti e una condizione super.

Nel primo tratto in salita Roglic ha fatto il vuoto, mettendo già le mani sulla medaglia d’oro e lasciando agli altri un’accesa lotta per le altre piazze sul podio. Van Aert è però calato vistosamente nella seconda parte, mentre ha tenuto a sorpresa Stefan Kung, che si preannunciava poco a suo agio su questo percorso impegnativo. La vera sorpresa della giornata è stata però la prova di Tom Dumoulin. Reduce da una stagione travagliata, con un addio al ciclismo e poi un ritorno solo nel mese di giugno, il campione olandese ha fornito una prestazione di gran classe, finendo alle spalle di Roglic e prendendosi un’insperata medaglia d’argento.

Dietro a Roglic l’arrivo è stato praticamente in volata, con Dumoulin che ha preceduto di decimi Rohan Dennis, bronzo, Stefan Kung e Filippo Ganna, quinto ad un secondo dal podio. Come si preventivava, l’azzurro non ha trovato a queste Olimpiadi di Tokyo 2020 un percorso ideale, con oltre 800 metri di dislivello, e alla fine ha mancato l’obiettivo medaglia per un niente. Van Aert ha concluso più staccato, sesto, mentre l’altro azzurro Alberto Bettiol si è piazzato 11° con una buona prova.