La spedizione azzurro del ciclismo su pista maschile alle Olimpiadi di Tokyo 2020 è andata in archivio con una grossa delusione. Elia Viviani e Simone Consonni partivano tra i favoriti nella prova madison che si è corsa stamani al velodromo giapponese, ma non sono riusciti ad andare oltre un modesto decimo posto, concludendo con un giro di ritardo dalle coppie più forti. Il titolo è andato alla Danimarca di Michael Morkov e Lasse Norman Hansen, con l’argento alla Gran Bretagna e il bronzo alla Francia.

Consonni: ‘Mi dispiace per Elia’

La madison tornava in questa occasione nel programma olimpico dopo essere stata cancellata a Londra 2012 e Rio 2016.

La prova consiste in una corsa a punti da disputare a coppie, con i due corridori che si danno il cambio continuamente durante la corsa.

L’Italia ha schierato Elia Viviani e Simone Consonni, una coppia molto affiatata e dotata di grandi doti nello spunto veloce. Purtroppo Consonni è apparso presto in grande difficoltà e non ha potuto supportare al meglio Viviani.

La corsa ha visto la Francia tentare una fuga nelle fasi centrali. L’azione non è riuscita, ma ha permesso ai transalpini di guadagnare molti punti agli sprint. Gran Bretagna, e Danimarca sono apparse le altre nazionali più forti, ma anche il Belgio nella fase finale della corsa si è fatto pericolosamente sotto. I danesi Morkov e Hansen hanno preso la testa della classifica nelle fasi finali ed hanno gestito con brillantezza ed esperienza l’ultima parte della corsa, replicando ad un nuovo tentativo di attacco portato da Spagna e Gran Bretagna.

Anche l’ultima fiammata del Belgio è stata sventata dai britannici, che hanno così salvato il loro posto sul podio. Alla fine la Danimarca ha chiuso davanti a tutti con 43 punti, con Gran Bretagna e Francia entrambe a 40 ma classificate nell’ordine per il piazzamento ottenuto nell’ultimo sprint.

Gli azzurri hanno chiuso male la corsa, perdendo anche un giro nelle fasi conclusive e finendo al decimo posto. Nel dopo gara Simone Consonni si è preso la responsabilità di questa prestazione così al di sotto delle attese. “Purtroppo non avevo la gamba dei giorni migliori e credo che si sia visto. Mi dispiace soprattutto per Elia, che invece era in condizione, ma nelle discipline di gruppo si vince e si perde insieme” ha spiegato Consonni.

Villa: ‘L’Olimpiade resta buona’

Il CT Marco Villa è entrato ancora più nel dettaglio sul problema che ha condizionato il suo corridore. “Prima di partire Simone è andato in panico e non stava bene, ha avuto un giramento di testa” ha spiegato il tecnico azzurro, che, nonostante la delusione per questo epilogo, ha tracciato un bilancio eccellente per questa esperienza alle Olimpiadi di Tokyo 2020 che ha portato al ciclismo su pista maschile la medaglia d’oro dell’inseguimento a squadre e il bronzo di Elia Viviani nell’omnium. “La nostra Olimpiade resta comunque buona, con due medaglie su tre discipline a cui abbiamo preso parte” ha commentato Villa.