Le Olimpiadi di Tokyo 2020 hanno aperto il sipario anche del Ciclismo su pista. La prima giornata al velodromo giapponese ha visto scendere in pista i quartetti dell'inseguimento, sia maschile che femminile, per il turno di qualificazione.

L'Italia partiva con ambizioni da medaglia soprattutto tra gli uomini guidati da Filippo Ganna, ma con un ruolo da outsider di lusso anche tra le donne. Le prove dei quartetti azzurri sono state di alto livello in entrambe le gare, spostando ancora più in là il livello di prestazioni fin qui raggiunto.

Germania al comando tra le donne

L'avventura azzurra nel ciclismo su pista di Tokyo 2020 è iniziata con il quartetto dell’inseguimento femminile, composto da Rachele Barbieri, Letizia Paternoster, Elisa Balsamo e Vittoria Guazzini.

Nel turno di qualificazione le ragazze del Ct Salvoldi hanno fornito un'ottima prestazione, segnando il quarto tempo con 4.11.666, nuovo record italiano. Questa prima fase della gara è stata dominata un po' a sorpresa dalla Germania. Le tedesche di Lisa Brennauer hanno siglato il nuovo record del mondo, abbassando di oltre tre secondi il precedente primato che apparteneva alla Gran Bretagna.

Le due principali favorite, americane e britanniche, non sono riuscite a contrastare le tedesche, complici due prove segnate anche da qualche sbavatura.

Le prime quattro si sfideranno il 3 agosto nel primo turno. La Germania sarà contro l'Italia e la Gran Bretagna contro gli Stati Uniti.

Le due vincitrici accederanno alla finale per la medaglia d'oro e d'argento. Le nazioni che hanno concluso dal quinto all'ottavo posto restano in gara per la medaglia di bronzo. I migliori due tempi tra le sei che non hanno raggiunto la finale per l'oro si sfideranno in quella per il bronzo.

Ganna e compagni al secondo posto

Dopo le donne sono scesi in pista i quartetti maschili, con lo stesso format di gara.

La Danimarca ha tenuto fede al suo ruolo di principale favorita, ma gli azzurri hanno confermato di essere più che mai candidati al podio. I danesi hanno sfiorato il record del mondo, che già gli appartiene, volando in 3.45.014.

Il quartetto azzurro, sceso in pista con Filippo Ganna, Francesco Lamon, Simone Consonni e Jonathan Milan, ha corso a ritmi altissimi, abbassando ulteriormente il record italiano stabilito ai mondiali e fermandosi a meno di un secondo dai danesi.

Ganna e compagni hanno preceduto di un soffio i pericolosi neozelandesi, mentre i britannici sono stati un po' al di sotto delle attese e della loro storia recente. Da segnalare la caduta che ha condizionato l'Australia nelle fasi iniziali della prova.

Il cedimento del manubrio ha fatto finire a terra uno dei componenti del quartetto australiano, che potrà ripetere il suo turno di qualificazione.