Finale a sorpresa nella tredicesima tappa della Vuelta Espana, una delle ultime occasioni riservate ai velocisti prima di una scorpacciata di montagne. I due favoriti della vigilia, Fabio Jakobsen e Arnaud Demare, sono rimasti tagliati fuori dallo sprint, condizionato da una lunga serie di rotonde che hanno frazionato il gruppo negli ultimi chilometri. La Deceuninck Quickstep ha però virato prontamente sul piano B, lanciando verso il successo il francese Florian Senechal. Matteo Trentin, che si era piazzato perfettamente alle sue spalle, non è riuscito a compiere il sorpasso e si è dovuto accontentare della seconda piazza.

Vuelta Espana, solo un po’ di vento per animare la corsa

La tredicesima tappa della Vuelta Espana è passata come una giornata del tutto interlocutoria. Il percorso era molto veloce e semplice, poco più di 200 km da Belmez a Villanueva de la Serena senza difficoltà altimetriche. Il copione che è andato in scena ha seguito letteralmente le previsioni, con tre corridori delle squadre Professional invitate tramite la wildcard che sono partiti nelle fasi iniziali per una fuga con pochissime speranze.

A provarci sono stati Alvaro Cuadros (Caja Rural), Luis Angel Matè (Euskaltel Euskadi) e Diego Rubio (Burgos BH).

Il gruppo è stato guidato dalle squadre dei principali favoriti, Deceuninck Quickstep e Groupama, e non ha mai concesso molto spazio al terzetto al comando. La corsa si è accesa solo per un breve tratto intorno ai sessanta chilometri dall’arrivo, quando un po’ di vento laterale ha spezzato il gruppo.

La situazione è però tornata quasi subito alla calma piatta, visto che il vento non si è rivelato particolarmente intenso, e il gruppo si è prontamente ricompattato. La fuga è sopravvissuta fino a 28 km dall’arrivo, quando i tre sono stati raggiunti.

Deceuninck senza Jakobsen

Nel finale finalmente la corsa ha offerto delle belle emozioni, anche a causa di un percorso segnato da una lunga serie di rotonde.

La Deceuninck Quickstep ha perso in testa questa parte così tecnica e pericolosa per guidare Fabio Jakobsen ad una vittoria che a un certo punto è sembrata scontata. Dietro al trenino del team belga il gruppo si è sfilacciato in diversi tronconi, ma in vista dell’ultimo chilometro, dopo aver dovuto chiudere un piccolo gap, Jakobsen non è più riuscito a tenere il ritmo dei compagni e si è staccato. La Deceuninck si è prontamente riorganizzata per lanciare lo sprint di Florian Senechal, e il corridore francese è stato indirettamente favorito anche da un tentativo di attacco di Alexander Krieger, che ha finito per fungere da punto d’appoggio. Senechal si è quindi lanciato in testa negli ultimi 200 metri, con Matteo Trentin a ruota e tutti gli altri più staccati.

Trentin, molto abile e mantenere la posizione dietro al gruppo dei Deceuninck nel finale, non ha però trovato lo spunto per compiere il sorpasso e si è dovuto accontentare del secondo posto dietro a Senechal, che ha così conquistato il primo successo in un grande giro. Più staccato Dainese ha chiuso terzo, confermandosi come uno degli sprinter emergenti più continui e interessanti.

Tra i primi è arrivato anche Egan Bernal, decimo, che ha guadagnato cinque secondi sui rivali per la classifica generale, arrivati un po’ più indietro.

La classifica vede ancora Odd Christian Eiking in maglia rossa su Guillaume Martin e Primoz Roglic, ma nelle tappe del 28 e 29 agosto sono in programma due arrivi in salita che promettono di portare davanti a tutti Roglic e la coppia Movistar composta da Mas e Lopez.