C’è stato ancora spazio per gli sprinter in questa ottava tappa della Vuelta Espana che dà più occasioni del solito alle ruote veloci del gruppo. Sul traguardo di La Manga del mar Menor è stato Fabio Jakobsen a sprintare davanti a tutti, in un finale molto caotico e incerto, in cui le squadre più attese si sono mescolate e sfaldate. Jakobsen ha però dimostrato di essere attualmente il più forte, pareggiando il conto di successi con Jasper Philipsen e prendendosi anche la maglia verde della classifica a punti. Ha brillato però anche Alberto Dainese, il giovane sprinter della DSM, che ha concluso al secondo posto confermandosi come uno dei talenti più interessanti del Ciclismo italiano.

Vuelta, fuga a tre

L’ottava tappa della Vuelta Espana dava una quarta occasione ai velocisti in questa prima parte della corsa, prima di entrare nella parte più impegnativa e montagnosa che deciderà le sorti della classifica. La tappa di La Manga del Mar Minor ha portato il gruppo in Murcia, la terra di Alejandro Valverde, che purtroppo non ha potuto assaporare il piacere di arrivare a casa. Il campione della Movistar, ritirato ieri per una caduta, è già stato operato alla clavicola fratturata nell’incidente e dovrà ora osservare un periodo di riposo.

La corsa è così ripartita senza uno dei suoi campioni più attesi.

La tappa è poi andata via con un andamento tattico molto lineare, con una fuga di tre corridori delle squadre Professional invitate tramite la wild card: Ander Okamina (Burgos BH), Aritz Bagues (Caja Rural) e Mikel Iturria (Euskaltel Euskadi).

Il gruppo ha controllato facilmente la situazione, con qualche accelerata nei momenti in cui il vento ha iniziato a soffiare in maniera trasversale.

La corsa non si è però accesa davvero e il gruppo è rimasto compatto, andando a riprendere i fuggitivi ad una quarantina di chilometri dal traguardo.

Caos finale, bene Dainese

Il finale è stato poi particolarmente convulso, con un continuo rimescolamento di posizioni che ha finito per sfaldare molte delle squadre dei velocisti, e soprattutto la Groupama di Arnaud Demare.

Il francese si era portato nelle prime posizioni con gran parte dei compagni, ma ha perso la scia di Jacopo Guarnieri, che così ha finito per lanciare la volata agli avversari. Ad approfittarne è stato così Fabio Jakobsen, appostato dietro a Guarnieri e Molano, che ha perso tempo dietro al corridore della Groupama.

Jakobsen si è lanciato perfettamente sul rettilineo finale, con Alberto Dainese e Jasper Philipsen che hanno provato invano a rimontarlo. Il velocista della Deceuninck ha dimostrato di avere una marcia in più ed è andato a vincere largamente, ma Dainese ha conquistato un secondo posto di grande valore per un velocista emergente come lui. Philipsen ha chiuso terzo, un risultato che ha sancito anche il passaggio della maglia verde dalle spalle del belga a quelle dell’olandese.

Demare ha invece concluso solo al sesto posto, dietro anche all’israeliano Itamar Einhorn, grande sorpresa della giornata.

La classifica generale non è cambiata, con Primoz Roglic ancora in maglia rossa in attesa della tappa di domani con l’arrivo in salita all’Alto de Velefique.