Egan Bernal è tra i campioni più attesi della Vuelta Espana che arriva oggi alla sua tappa numero otto. Il campione colombiano, vincitore quest’anno del Giro d’Italia, è partito tra i grandi favoriti per il successo finale, al pari del vincitore delle ultime due edizioni, Primoz Roglic. In questa prima settimana il capitano della Ineos è rimasto abbastanza guardingo, complice un percorso in cui non ha ancora trovato quelle lunghe salite e le alte quote che tanto gli si addicono, ma forse anche a causa del gran caldo che stanno trovando i corridori in questa Vuelta Espana.

Ciclismo, una Vuelta caldissima

Egan Bernal non ama molto queste condizioni di caldo estremo che hanno caratterizzato la prima settimana di Vuelta, e non è un caso che molte delle giornate migliori della sua carriera siano arrivate con un clima decisamente freddo ed avverso, come nella tappa dolomitica del Giro d’Italia di quest’anno.

Per sopportare meglio le temperature torride della Vuelta, il campione colombiano si è dato una decisa rinfrescata prima di partire per la tappa odierna, l’ottava della corsa spagnola. Nel villaggio di partenza di Santa Pola, davanti al bus della Ineos, si è assistito ad una scena decisamente curiosa. Un uomo del personale della squadra britannica ha fatto una vera e propria doccia gelata a Egan Bernal, versandogli addosso dell’acqua con dei cubetti di ghiaccio.

Così rinfrescato, il vincitore dell’ultimo Giro d’Italia ha poi preso il via della tappa che conduce il gruppo a La Manga del Mar Menor.

Bernal: ‘Non sono al top’

Prima di partire Egan Bernal ha rilasciato anche qualche breve dichiarazione, analizzando le prestazioni di questa prima parte di Vuelta Espana.

Il corridore colombiano occupa finora il sesto posto della classifica generale, con un ritardo di 41’’ da Primoz Roglic. Bernal ha accumulato gran parte di questo distacco nella cronometro d’apertura a Burgos, in cui ha perso 27’’ dal rivale sloveno, ed ha ceduto poi qualche secondo nell’arrivo all’Alto de Montana de Cullera, un arrivo molto esplosivo e più adatto a Roglic.

Il colombiano ha parlato di una condizione di forma non ancora al 100%. “Non sono al top, questa Vuelta è davvero difficile” ha dichiarato Bernal, raccontando anche di una strategia che la Ineos continua a portare avanti su più fronti e non solo attorno a lui. “Nella tappa di venerdì abbiamo visto che può partire anche un gruppo numeroso al’attacco. Se dovesse succedere con Yates e Carapaz non sarebbe male. Credo che sia un bene poter giocare più carte” ha aggiunto il colombiano, che nella parte finale della tappa di ieri, sulla salita verso Balcon de Alicante, non ha potuto far altro che rimanere sulla difensiva. “E’ stata dura per il percorso e per il caldo. Abbiamo corso bene perché non abbiamo perso secondi. La salita era molto esplosiva e per questo ho deciso di rimanere con gli altri favoriti” ha concluso Bernal.