Dopo una lunga assenza per infortunio, Mathieu Van der Poel è tornato in gruppo a modo suo, vincendo la Antwerp Port Epic al termine di una gara spettacolare. Il fuoriclasse olandese aveva fatto la sua ultima apparizione nel Ciclismo su strada al Tour de France, in cui si era ritirato dopo una settimana di grande successo.

Van der Poel si era poi dedicato alla mtb, dando l'assalto all'oro olimpico di Tokyo 2020, ma concludendo quella gara tanto attesa con una rovinosa caduta. Quell'incidente aveva portato al riacutizzarsi di un problema alla schiena che si trascinava già da tempo, costringendolo a rimanere fermo ai box per diverse settimane, e mettendo in dubbio la sua presenza ai mondiali del 26 settembre.

Ritorno da campione

Mathieu Van der Poel è tornato a correre il 12 settembre alla Antwerp Port Epic, una corsa belga di secondo piano ma dal percorso affascinante, disegnato tra pavè e strade sterrate. Il capitano della Alpecin Fenix ha interpretato la prova come al suo solito, tutta all'attacco, facendo così un ottimo test per verificare le condizioni della schiena e il suo stato di forma dopo oltre due mesi di assenza dal ciclismo su strada.

Van der Poel e la sua squadra hanno fatto una prima selezione nelle fasi centrali della corsa, lanciando al comando un gruppo di una quindicina di uomini con una larga maggioranza della Alpecin Fenix. Il vincitore della Strade Bianche ha poi preso nuovamente l'iniziativa su un tratto sterrato a circa 25 km dall'arrivo, e il solo Taco Van der Horn è riuscito a rispondergli, facendo partire così la fuga a due che ha caratterizzato l'ultima parte della Antwerp Port Epic.

Van der Poel non ha dato la solita impressione di disarmante potenza, ma è sembrato a suo agio e nel finale ha disposto facilmente di Van der Horn, battendolo allo sprint e conquistando così la vittoria.

'Se fossi al 70% non andrei al mondiale'

Questo ritorno di Mathieu Van der Poel era particolarmente atteso nel mondo del ciclismo, anche per capire le sue possibilità in vista dei mondiali del 26 settembre e della Parigi-Roubaix del 3 ottobre.

Nonostante la vittoria, il corridore della Alpecin non si è sbilanciato in vista di una sua eventuale presenza alla rassegna iridata.

"Dovrei essere in grado di allenarmi bene nelle prossime due settimane per avere una forma decente per i mondiali. Se fossi solo al 70% della forma non andrei mai", ha dichiarato Van der Poel, che prevede di essere al via della Kampioenschap Van Vlaanderen di venerdì 17 settembre e della Primus Classic di sabato 18 per testare ulteriormente le condizioni della schiena e la sua forma.

"Non sono riuscito ad allenarmi per più di cinque ore e dovrei essere in grado di farlo per sei o sette di fila per vedere se la mia schiena, ma anche le mie condizioni, possono sopportare corse come la Roubaix e i mondiali. Con tutto il rispetto, ma è tutta un'altra storia rispetto ai 190 chilometri dell'Antwerp Port Epic", ha aggiunto Van der Poel, che comunque ha chiuso la sua giornata di rientro con un po' di ottimismo.

"Se dovessi stimare le mie possibilità di correre il mondiale, ora penso a qualcosa in più rispetto al 50 e 50 che avevo indicato stamattina. Ho fatto di tutto per testare la schiena, è stata una giornata istruttiva, ma la decisione finale per il resto dell'anno dovrebbe essere presa nella prossima settimana", ha dichiarato il fuoriclasse olandese.