Mentre si sta alzando il sipario su uno degli appuntamenti più attesi della stagione, i Mondiali, il Ciclismo è stato scosso dall’improvvisa scomparsa dell’ex corridore Chris Anker Sørensen. La notizia arriva proprio dalla rassegna iridata, dal Belgio, dove Sørensen si trovava per svolgere il suo lavoro di commentatore tecnico per l’emittente televisiva danese TV2. In attesa delle prime gare da commentare, l’ex ciclista era uscito per una pedalata, ma è stato investito da una macchina e per lui non c’è stato nulla da fare.

Il CPA: ‘Era uno di noi’

La notizia della morte di Chris Anker Sørensen, appena 37enne, ha fatto in breve il giro del mondo del ciclismo. Nei suoi quattordici anni di carriera da professionista, dal 2005 al 2018, il danese aveva raccolto grandi apprezzamenti da tutti, segnalandosi come un uomo squadra di raro valore. Non era un vincente, ma un corridore generoso e coriaceo, sempre pronto a sacrificarsi per gli altri. Per questo aveva corso al fianco di grandi campioni, ma era riuscito a ritagliarsi anche degli spazi personali in cui far valere le sue doti di scalatore. Nel suo palmarès spicca una vittoria di tappa al Giro d’Italia 2010, sul Terminillo, oltre a una tappa del Giro del Delfinato, alla Japan Cup e al titolo nazionale danese.

Nella sua carriera ha militato nel Team Design Køkken, nella CSC, poi divenuta Saxo Bank e Tinkoff, e infine nella Riwal. Dopo essersi ritirato nel 2018, aveva iniziato a collaborare con la tv danese TV2 nel ruolo di commentatore tecnico, ed era in questa veste che Sørensen si trovava in Belgio al seguito dei Mondiali di ciclismo che si aprono oggi, domenica 19 settembre.

Sabato 18 settembre, nella giornata di vigilia del via, l’ex corridore danese è uscito per pedalare sul percorso della gara a cronometro che avrebbe dovuto commentare quest’oggi, ma è stato investito in prossimità di un incrocio.

Purtroppo l’incidente è stato fatale per lo sfortunato Sørensen. La tragica notizia ha suscitato tante reazioni nel mondo del ciclismo. “Era uno di noi, la violenza sulla strada lo ha portato via troppo presto. Siamo increduli, tristi e arrabbiati. Abbracciamo i suoi cari in questo momento d'indicibile dolore” ha commentato il CPA, l’Associazione che riunisce i corridori professionisti.

Andy Schleck: ‘Nessuno può dire qualcosa di negativo su di lui’

Anche molti ex compagni di squadra e amici di Chris Anker Sørensen hanno inviato dei messaggi di cordoglio dopo la tragica notizia arrivata dal Belgio. Molto scosso è stato Andy Schleck, che con il danese ha condiviso molti anni alla CSC. “Ho ricevuto il messaggio e sono sotto shock. Amava la vita e il ciclismo era la sua religione. Non troverete nessuno che potrà dire qualcosa di negativo su di lui. Era un corridore che metteva da parte le ambizioni personali per la squadra. Era il compagno perfetto. Sapeva di essere un forte scalatore, ma ha sempre messo le sue energie per aiutare i compagni” ha dichiarato l’ex corridore lussemburghese.

Anche Peter Sagan ha condiviso una parte della sua carriera con Sørensen, durante l’avventura comune alla Tinkoff. Dalla Slovacchia, dove oggi ha concluso vittoriosamente il Giro nazionale, il tre volte iridato ha dedicato un pensiero allo sfortunato danese. “Oggi non importa vincere o perdere, se la nostra maglia è gialla, verde o bianca. Oggi piangiamo la tragica perdita di una grande persona che mancherà a tutti” ha scritto Sagan sui suoi spazi social.