Ancora una corsa dominata dalla Deceuninck Quickstep nel calendario delle semiclassiche del Belgio. Lo squadrone di Patrick Lefevere ha spadroneggiato nella Primus Classic, la corsa che si è svolta oggi, sabato 18 settembre, su un percorso che ha proposto alcuni passaggi che saranno affrontati anche al Mondiale di domenica prossima. Tra muri e pavè la Deceuninck si è inserita con ben cinque corridori sugli undici che hanno composto la fuga decisiva ed ha poi mosso abilmente le sue pedine fino allo sprint vincente di Florian Senechal.

Primus, sfida Alaphilippe – Van der Poel

La Primus Classic, semiclassica belga dalla storia abbastanza fresca, ha assunto quest’anno una valenza molto significativa in virtù della vicinanza, anche geografica, con i Mondiali di domenica prossima, di cui ha ripreso alcune parti del percorso.

La corsa ha richiamato diversi dei protagonisti attesi alla sfida iridata, su tutti Julian Alaphilippe e Mathieu Van der Poel, ma anche alcuni azzurrabili come Davide Ballerini e Giacomo Nizzolo, che hanno dato delle risposte piuttosto confortanti.

Come spesso accade nelle classiche in Belgio, la corsa è entrata presto nel vivo e non ha più avuto pause. Già a più di sessanta chilometri dall’arrivo la Deceuninck ha preso l’iniziativa promuovendo una fuga in cui si è inserito Davide Ballerini, insieme a Claeys, Gogl, Skujins, De Bondt e Arensman.

Il gruppo ha reagito e una fiammata di Mathieu Van der Poel, controllato da Julian Alaphilippe, ha portato all’annullamento della fuga. Alaphilippe ha però continuato con una serie di accelerate che hanno selezionato in maniera definitiva il gruppo.

In testa sono rimasti solo undici corridori, di cui ben cinque della Deceuninck. Oltre al Campione del Mondo sono entrati nell’azione decisiva anche Ballerini, Senechal, Stybar e Honorè, mentre Van der Poel è rimasto isolato, così come Styuven. Davanti è riuscito ad agganciarsi anche Giacomo Nizzolo, molto atteso in vista di una probabile convocazione iridata, così come Giovanni Aleotti.

Cinque Deceuninck nella top ten

L’attesa sfida diretta tra Alaphilippe e Van der Poel è però venuta meno, portando ad una parte finale di corsa meno spettacolare del previsto. Van der Poel ha avuto la sfortuna di incappare in una foratura della ruota anteriore ad una ventina di chilometri dall’arrivo, proprio mentre la corsa si stava riaccendendo, e non ha più avuto la possibilità di rientrare.

Superata la parte più difficile del percorso, la Deceuninck ha deciso di sfruttare la propria netta superiorità numerica, lanciando un attacco con Honorè che ha spezzato il gruppo dei battistrada. Il danese è stato seguito dal compagno di squadra Senechal, oltre che da Styuven, Van der Sande e Clarke. Alaphilippe è così rimasto in posizione passiva, a difendere la fuga dei compagni, e il suo gruppetto è stato raggiunto da altri corridori, ormai fuori dai giochi per il successo.

Non paga della situazione creata, la Deceuninck ha messo alle corde anche Styuven, Clarke e Van der Sande con una serie di scatti di Honorè, mentre Senechal è rimasto più guardingo ad aspettare il finale.

La tattica e la forza del gruppo hanno permesso allo squadrone belga di concludere in scioltezza, con Florian Senechal che ha vinto facilmente allo sprint davanti a Van der Sande e Stuyven, ormai troppo stanchi per impensierire il francese. Anche nel gruppo inseguitore la presenza dei Deceuninck è stata massiccia, andando a comporre una top ten disegnata per metà dai colori del team di Lefevere.