Sorride finalmente anche la Movistar in questa Vuelta Espana. La squadra iberica ha vissuto la sua giornata di gloria in una delle tappe più attese, dopo una corsa solida ma fino ad oggi molto difensiva e senza squilli. La diciottesima frazione con l’arrivo sull’Alto d’El Gamoniteuru, inedita e temuta salita nelle Asturie, ha fatto splendere le doti di scalatore puro di Miguel Angel Lopez, che nel finale è riuscito a staccare tutti e a vincere la tappa. Roglic ha però gestito con piena autorevolezza la corsa, marcando soprattutto Bernal e concludendo al secondo posto, con una maglia rossa ormai pressoché al sicuro.

Vuelta, Storer a caccia del tris

La diciottesima tappa era una delle più attese di questa Vuelta Espana, su un percorso di alta montagna e con l’arrivo inedito all’Alto d’El Gamoniteiru, salita paragonata anche al terribile Angliru.

La corsa è stata molto battagliata nelle fasi iniziali, finché è riuscita a sganciarsi una folta e qualificata fuga comprendente una trentina di corridori, tra cui Michael Storer, Fabio Aru, Gianluca Brambilla, Rafal Majka e Rein Taaramae.

Il gruppo ha però inseguito con energia questa fuga, spinto a lungo dalla Movistar e dal Team Bahrain, interessati a giocarsi il successo di tappa su questo traguardo ambito.

Vista la rimonta del gruppo, Michael Storer ha giocato il tutto per tutto andandosene da solo sull’Alto de la Cobertoria, a caccia del suo terzo successo di tappa. Nonostante un’azione notevole, nel lungo tratto di fondovalle verso la salita del Cordal, il corridore australiano ha perso gran parte del suo vantaggio. Il gruppo ha raggiunto tutti gli altri fuggitivi, ma anche Storer ha iniziato la lunga e difficile salita conclusiva con un vantaggio di appena un paio di minuti.

Bernal incendia la corsa, ma a vincere è Lopez

Il gruppo ha poi proseguito con andatura regolare nella prima metà della salita verso la cima del Gamoniteiru, dietro agli uomini del Team Bahrain. Solo David de la Cruz ha avuto il coraggio di attaccare da lontano, andando a raggiungere e staccare l’ormai esausto Storer nella parte più ripida della salita.

I big sono sembrati paghi del risultato acquisito in classifica generale e con solo la motivazione di giocarsi il successo di tappa. Dopo un aumento dell’andatura provocato da Hirt in supporto a Mentjes, a far esplodere la corsa ci ha pensato anche oggi Egan Bernal, che a cinque chilometri dall’arrivo è partito all’offensiva. Il colombiano è stato subito braccato da Roglic che, nonostante l’ampio margine in classifica generale, non gli ha voluto concedere nessuno spazio. La maglia rossa non ha invece reagito con la stessa intensità allo scatto successivo portato da Miguel Angel Lopez. Ormai in un paesaggio di alta montagna, avvolto dalla nebbia, lo scalatore della Movistar è andato in breve a riprendere e staccare De la Cruz, guadagnando una trentina di secondi sul gruppo composto dai soli Roglic, Bernal e Mas.

Bernal ha provato ancora un paio di volte ad affondare, ed anche Roglic ha piazzato una bella progressione, ma Lopez è riuscito a difendere una manciata di secondi di vantaggio, andando a vincere questa prestigiosa tappa. Roglic ha anticipato Mas e Bernal con la solita fiammata nel finale, un’ennesima dimostrazione di forza e di superiorità in questa Vuelta Espana assolutamente dominata.

Il gruppo con Haig, De la Cruz, Mader, Mentjes e Kuss è arrivato con quasi un minuto di ritardo, con Adam Yates appena dietro, a conferma di una salita talmente dura da non fare differenze enormi.

La classifica generale è ormai saldamente nelle mani di Primoz Roglic. La coppia della Movistar formata da Mas e Lopez ha messo un bel mattone sulla conquista del doppio podio finale, con una condotta di gara poco spettacolare ma che alla fine è risultata efficace.