La Preseason della nuova stagione NBA, la quale partirà nella notte tra martedì 19 ottobre e mercoledì 20 ottobre, ha sancito alcune situazioni positive e altre negative degne di essere sottolineate.

Tra le compagini imbattute possiamo annoverare i Chicago Bulls e i Golden State Warriors, con un Jordan Poole in stato di grazia. Estremamente negative, invece, sono finora le prestazioni fornite dai Los Angeles Lakers e dai Charlotte Hornets.

Poole e i Bulls al top

I Golden State Warriors di Steve Kerr sono stati una delle note più positive della Preseason NBA.

Hanno espresso una pallacanestro molto interessante, oltre al fatto di aver vinto tutte le cinque gare disputate. Almeno per una volta l'uomo che ha catturato maggiore interesse, sponda Warriors, non è stato Stephen Curry ma Jordan Poole. La guardia nata a Milwaukee si è dimostrato particolarmente dirompente, soprattutto in fase offensiva, 21.8 punti di media con il 50.6% al tiro, 3.4 rimbalzi catturati, il tutto in 22.6 minuti di media giocati a partita. Apprezzabile anche nel tiro dalla lunga distanza, 36.4% da tre punti con 3.2 triple a gara.

Un'altra nota positiva va ricercata nelle prestazioni dei Chicago Bulls, convincenti e vincenti, con quattro vittorie su altrettante gare disputate.

Il roster risulta essere molto competitivo, grazie ai preziosi innesti di Lonzo Ball e DeMar DeRozan. Coach Billy Donovan possiede ora una carta importante nella propria mano e c'è da scommettere sul fatto che i Chicago possano avere un presente e un futuro prossimo molto favorevoli.

Lakers e Charlotte fra i flop

I Los Angeles Lakers, con sei partite giocate e nessuna vittoria, hanno rappresentato la vera delusione della Preseason NBA.

I californiani hanno mostrato molto poco oltre il talento individuale, denotando una carenza importante per quel che riguarda il gioco di squadra e la coesione di gruppo. Hanno sfruttato pochissimo l'opportunità di amalgamare una compagine che invece avrebbe tanto bisogno di costruire le fondamenta per una identità, che invece al momento non si percepisce.

Russell Westbrook, neoarrivato ai Los Angeles Lakers, è stato l'emblema di quanto raccontato in precedenza, fuori ritmo e lontano dal contesto di squadra, parecchie palle perse di media a partita e tiro al di sotto del 40%.

Altra nota negativa della Preseason è rappresentata dai Charlotte Hornets, non tanto per le tre sconfitte subite ma quanto per la debacle eclatante rimediata contro i Dallas Mavericks, 127-59 il risultato finale. I ragazzi di coach James Barrego con quella prestazione hanno toccato letteralmente il fondo. Una storia da dimenticare in fretta per gli Hornets, non si sa se abbia fatto più male perdere di 68 punti o racimolarne solamente 59.