Scommessa riuscita per la Parigi Roubaix femminile. Per la prima volta nella sua più che centenaria storia, la classica del pavè ha aperto le sue porte alle donne. Alla vigilia della Roubaix maschile di domani, con Wout van Aert e Mathieu Van der Poel grandi favoriti, si è corsa la prima, storica edizione in rosa. L’eccezionalità dell’evento e le condizioni meteo avverse hanno regalato una giornata di Ciclismo epico, che la britannica Lizzie Deignan ha onorato con un’impresa d’altri tempi. L’ex iridata ha attaccato a più di 80 km dall’arrivo e non è più stata raggiunta, arrivando così trionfalmente al velodromo di Roubaix.
🚴♀️ Frayeurs à tous les étages. Alors que 🇬🇧@lizziedeignan s’est fait peur sans tomber, ses rivales dans le peloton n’ont pas eu autant de chance.
🚴♀️ It’s hard going out there! While it was only a scare for leader 🇬🇧@lizziedeignan, others weren’t so lucky...#ParisRoubaixFemmes pic.twitter.com/4Nxr6jwmlM
— Paris-Roubaix (@Paris_Roubaix) October 2, 2021
Le donne nell’Inferno del nord
L’appuntamento con la prima, storica Parigi Roubaix femminile era particolarmente atteso nel mondo del ciclismo. Finalmente le donne hanno avuto l’occasione di misurarsi con la classica più estrema del ciclismo, non a caso definita l’Inferno del Nord, e a conti fatti hanno dimostrato che il movimento ha raggiunto un tale livello da poter regalare un bello spettacolo anche in questo contesto.
La corsa è stata particolarmente difficile, sia per il percorso con quasi trenta chilometri di pavè, ma soprattutto per le condizioni meteo. La giornata è stata grigia e umida, con poca pioggia, ma il pavè si è presentato nel suo volto più spietato, una vera trappola di fango a causa delle precipitazioni dei giorni scorsi.
🚴♀️ Quel numéro d’équilibriste de 🇬🇧@lizziedeignan !
🚴♀️ Incredible bike handling from 🇬🇧@lizziedeignan!#ParisRoubaixFemmes pic.twitter.com/UTbGFCB011
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Parigi Roubaix, anche il tricolore sul podio
Questa prima Parigi Roubaix femminile si è decisa con un attacco da lontano, quando ancora mancavano più 80 chilometri all’arrivo.
La britannica Lizzie Deignan si è lanciata in fuga ed ha rapidamente guadagnato un vantaggio superiore ai due minuti sul gruppo inseguitore, che si è via via sempre più ridotto con una selezione naturale. Le insidie del pavè fangoso, con alcuni tratti al limite dell’impraticabilità, hanno portato ad una corsa ad eliminazione. Le squadre sono uscite ben presto decimate e le favorite sono rimaste quasi isolate.
La rincorsa alla Deignan è così andata un po’ a strappi e la britannica ha dimostrato di saper gestire con intelligenza e con qualità tecnica le parti più difficili del percorso, scampando alle tante cadute che invece sono avvenute più indietro. Sul tratto di Champins en Pevele, uno dei più difficili, Marianne Vos ha cercato una disperata rincorsa alla Deignan, sempre avanti di un paio di minuti.
La campionessa olandese ha dato spettacolo negli ultimi tratti di pavè, veleggiando con maestria sul fango e demolendo il distacco dalla battistrada. Deignan ha però reagito e, a dispetto della grande fatica, ha ripreso un bel ritmo sui tratti asfaltati respingendo la rincorsa della Vos. Dal gruppetto si è avvantaggiata anche Elisa Longo Borghini, che sul pavè non ha tenuto il passo indiavolato della Vos, ma ha costruito un solido posto sul podio.
Deignan ha concluso da trionfatrice dopo un’epica cavalcata solitaria, ma su questo storico primo podio della Parigi Roubaix femminile hanno trovato posto altre due grandi protagoniste come Marianne Vos e Elisa Longo Borghini con la sua maglia tricolore.
Al quarto posto si è piazzata la tedesca Brennauer, mentre la Bastianelli ha vinto la volata delle inseguitrici per la quinta piazza.
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