La tormentata carriera di Gianni Moscon non ha trovato un periodo di quiete neanche in questa pausa invernale. Conclusa una stagione altalenante, segnata da una Parigi Roubaix bella quanto sfortunata, il corridore trentino si è preso un grande spavento per un problema al cuore, degli sbalzi violenti della frequenza cardiaca avvertiti in corsa. Moscon si è sottoposto ad una serie di accertamenti, che fortunatamente hanno escluso problemi di qualsiasi natura. Il neo corridore della Astana tornerà presto in bicicletta per prepararsi alla nuova stagione del ciclismo, in cui godrà finalmente di un ruolo più centrale dopo il lungo lavoro di gregariato svolto nella Ineos.

Ciclismo, Moscon: ‘Come un corto circuito’

Nel finale della stagione del Ciclismo professionistico, Gianni Moscon ha passato qualche giornata di paura per un problema al cuore, poi individuato come una tachicardia atriale di ritorno. Durante alcune corse, anche ai Mondiali, il corridore trentino ha avuto degli improvvisi e ingiustificati aumenti della frequenza cardiaca. Dopo questi episodi, l’ex Campione d’Italia a cronometro è stato sottoposto ad una serie di test specifici all’ospedale Torrette Lancisi di Ancona, in cui non sono state riscontrate aritmie né tachicardie. Al corridore è stato impiantato un loop record sottocutaneo per monitorare l’attività cardiaca. “Così alla prossima tachicardia sapranno dove intervenire” ha spiegato Moscon in un’intervista alla Gazzetta dello Sport.

Il trentino ha ricevuto l’ok per la ripresa degli allenamenti e nei prossimi giorni riprenderà a pedalare, lasciandosi alle spalle questo ennesimo periodo difficile. “Sì, ho avuto un po’ di paura” ha ammesso Moscon. “Ho avuto la tachicardia atriale da ritorno, una sorta di contatto elettrico in più, un corto circuito” ha aggiunto il neo corridore della Astana.

‘All’Astana sarò più spensierato’

Superato questo problema, Gianni Moscon è pronto a concentrarsi completamente sull’avvicinamento alla nuova stagione del ciclismo, che inizierà con una grande novità. Dopo aver passato tutta la prima parte della carriera nella Sky / Ineos, il corridore trentino è stato ingaggiato dalla Astana, dove godrà di un ruolo più centrale, soprattutto nelle classiche di primavera in cui sarà il leader.

Moscon ha ammesso di aver passato dei periodi difficili nella sua lunga avventura nel team britannico, in cui è stato spesso impiegato al servizio degli altri. “Ci sono momenti in cui perdi un po’ il piacere di andare in bici, ma nell’ultima stagione mi sono divertito. Penso che alla Astana sarò ancora più spensierato” si è augurato Moscon, che ha speso delle belle parole per l’ormai ex Ct della nazionale Davide Cassani, “l’unico che ha sempre creduto in me”.

Moscon ha parlato anche dei tanti episodi contestati di cui è stato protagonista nella sua carriera, un po’ per sfortuna e un po’ per colpa di un carattere un po’ brusco. Il trentino è stato squalificato più volte per motivi disciplinari, prima per un insulto razzista a Kevin Reza, poi per una sbracciata a Elie Gesbert e un lancio di bici verso Jens Debusschere.

Quando, all’ultima Parigi Roubaix, Moscon è stato bersagliato dalla sfortuna mentre era al comando della corsa, sui social sono spuntati molti commenti che hanno tirato in ballo i suoi errori del passato e un presunto karma a che lo avrebbe colpito in un momento chiave della carriera. “Non mi interessa cosa scrivono di me sui social, non mi sento offeso, preferisco stare bene con le persone che amo e che mi conoscono per quello che sono veramente” ha replicato Gianni Moscon.