Dopo la Spagna con la Challenge Maiorca, anche la Francia ha aperto il sipario sulla stagione 2022 del ciclismo professionistico con il Gp la Marseillaise. La corsa di 174 km su e giù per salite e saliscendi attorno a Marsiglia, ha regalato un’interessante giornata di ciclismo, in cui i protagonisti più attesi della vigilia si sono messi in buona evidenza. Tra questi anche Alberto Bettiol e Diego Ulissi, apparsi già in buona forma in questa corsa d’esordio, così come Guillaume Martin. Lo scalatore francese è stato l’ultimo degli attaccanti di giornata ad essere raggiunto, prima dello sprint che ha premiato un po’ a sorpresa Amaury Capiot.

Ciclismo, Bettiol protagonista in salita

Il Gp la Marseillaise ha dato il via al calendario del ciclismo pro in Francia con una corsa movimentata e ricca di spunti interessanti. Nella fase iniziale è partita una fuga composta da Alexis Gougeard (B&B Hotels-KTM), Nicolas Debeaumarché (St Michel-Auber 93), Clément Carisey (Go Sport-Roubaix Lille Métropole), Louis Blouwe (Bingoal-Pauwels Sauces-WB), Aaron Van Poucke (Sport Vlaanderen-Baloise) e Danny van der Tuuk (Kern Pharma). Van Poucke è rimasto presto staccato, ma dal gruppo sono subentrati Jordan Jegat (Team U Nantes Atlantique) e Julien Amadori (Nice Métropole Côte d'Azur).

Gougeard e Debaumarchè si sono dimostrati più forti tra i fuggitivi, riuscendo a staccare a più riprese i compagni d’avventura sulle varie salite, per poi essere di nuovo raggiunti. La corsa si è accesa definitivamente su una salita ad una cinquantina di km dall’arrivo, quando Alberto Bettiol (EF) ha accelerato il ritmo provocando una decisa selezione. Il corridore toscano ha evidenziato una buona forma, nonostante i problemi di salute dei mesi scorsi. Dopo la sua azione è stato Diego Ulissi (UAE) a proporre un nuovo attacco, riuscendo a sganciarsi in compagnia di Sandy Dujardin (TotalEnergies).

Capiot davanti all’ex iridato Pedersen

Ulissi e Dujardin sono rientrati sui superstiti della fuga iniziale.

Il toscano, decisamente superiore ai compagni d’avventura, se ne è andato tutto solo sul Pas d’Ouillier, ma un attacco di Guillaume Martin (Cofidis) in testa al gruppo ha nuovamente rimescolato le carte. Il francese è stato braccato da Alexys Brunel (UAE), ed è riuscito a rientrare sugli altri attaccanti. Ulissi ha allora deciso di attendere il gruppetto inseguitore ed è stato raggiunto, ma sulla seguente ed ultima salita gli uomini della UAE non hanno giocato al meglio le proprie carte.

Guillaume Martin è partito ancora cercando di approfittare di quest’ultima parte di percorso favorevole alle sue doti di scalatore. Sulle sue tracce si è mosso Brunel, che però ha poi dovuto cedere al ritmo dello scalatore della Cofidis.

Il giovane della UAE ha poi cercato di aiutare la rincorsa di Ulissi, ma il gruppo si è rifatto sotto ed è andato a riprendere il livornese e gli altri fuggitivi. Al comando è così rimasto il solo Guillaume Martin, ma gli ultimi dieci chilometri di discesa e piano verso il traguardo di Marsiglia si sono rivelati fatali per le sue velleità. La UAE ha cambiato strategia cercando di impiegare tutti gli uomini rimasti in gruppo per annullare la fuga del francese e portare Ulissi allo sprint.

Martin ha così dovuto arrendersi nel finale e il GP la Marseillaise si è deciso con una volata tra una quarantina di corridori. La Total ha lanciato lo sprint molto lungo per Boasson Hagen, che si è visto superare da Mads Pedersen (Trek Segafredo).

L’ex Campione del Mondo non ha però impressionato nel suo sprint e ha lasciato spazio alla rimonta di Amaury Capiot (Arkea-Samsic).

Il belga è andato a vincere nettamente su Pedersen e la sorpresa Francisco Galvan (Kern Pharma). Ulissi ha chiuso all’ottavo posto davanti al compagno Covi, in una UAE che è partita molto forte in questa stagione ma ha ancora qualche incertezza nella gestione strategica delle corse.