Il Giro d’Italia si prepara a un cambio epocale. Nell’edizione del prossimo mese di maggio, per la prima volta nella sua storia, la corsa rosa sarà autoprodotta per quanto riguarda le riprese televisive. Finora, ad occuparsi della produzione del Giro d’Italia era sempre stata la Rai, con una piccola parentesi targata Fininvest negli anni novanta. A gestire le riprese della corsa era sempre e comunque la televisione italiana che si era aggiudicata i diritti di trasmissione, ma da questo 2022 RCS Sport, la società organizzatrice del Giro, ha deciso di cambiare strategia e seguire il modello già adottato da anni dal Tour de France.

Ciclismo, il Giro d’Italia sul modello Tour

Per il Tour de France e le altre sue corse di spicco, ASO ha affidato la produzione ad un broadcaster esterno, EMG Group, un colosso che gestisce le riprese di tanti dei maggiori eventi sportivi del mondo, tra motori, calcio e tanto altro.

Questo è uno dei fattori che ha decretato la straordinaria crescita globale del Tour de France, ormai riconosciuto come il maggior evento sportivo al mondo tra quelli che hanno cadenza annuale. Le immagini del Tour sono quindi gestite da EMG Group, che poi gira il segnale a tutte le televisioni del mondo che acquisiscono i diritti di trasmissione da ASO.

Finora il Giro d’Italia era invece ripreso dalla Rai, le cui immagini venivano girate poi ad Eurosport e agli altri, non molti, canali stranieri detentori dei diritti.

Anche se manca ancora l’annuncio ufficiale da parte di RCS Sport, è ormai stato raggiunto l’accordo che mette il Giro sulla stessa strada del Tour. La società organizzatrice della corsa rosa affiderà la produzione a EMG Group, tagliando fuori la Rai da questa attività.

In Italia ancora su Eurosport e Rai

Dal 2022 sarà quindi EMG Group ad occuparsi delle riprese televisive del Giro d’Italia, che saranno poi distribuite allo stesso modo a tutte le tv che si sono aggiudicate i diritti di trasmissione.

Questo cambio di strategia è dettato dalla volontà di rilanciare l’immagine della corsa rosa a livello internazionale e ridurre il divario con il Tour de France, che negli ultimi anni si è fatto molto marcato.

Anche se cambierà la produzione, in Italia il Giro continuerà ad essere trasmesso dagli stessi canali degli scorsi anni.

Eurosport aveva già siglato un anno fa un accordo valido fino al 2025 e diffonderà la corsa sia sui canali tv che sui servizi in streaming, Eurosport Player e Discovery Plus.

La Rai, seppure tagliata fuori dalla produzione della corsa, continuerà a trasmettere il Giro d’Italia. Anche in questo caso manca l’annuncio ufficiale, ma è data per certa la firma di un contratto di cinque anni del valore di circa sei milioni di euro a stagione che la tv di stato verserà a RCS Sport.