L'apertura del calendario del Ciclismo italiano, avvenuta oggi con il Trofeo Laigueglia, si è trasformata in un autentico show della UAE Emirates. La squadra mediorientale, grande protagonista dell'avvio di stagione, ha spadroneggiato nella corsa ligure, propiziando un attacco a sessanta chilometri dall'arrivo in cui ha inserito tutti i suoi uomini. Ulissi e compagni hanno poi via via selezionato il gruppetto dei battistrada, finché nel finale si sono presentati a giocarsi il successo i due giovani talenti della UAE, Juan Ayuso e Alessandro Covi, in compagnia di un coriaceo Lorenzo Rota.
Nonostante la superiorità numerica i due UAE hanno faticato a mettere alle corde il corridore della Intermarchè, finché a risolvere la corsa è arrivato Jan Polanc, che è rientrato a poche centinaia di metri dall'arrivo ed è andato a vincere.
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Trofeo Laigueglia, sessanta chilometri di grande ciclismo
Dopo le tante corse già disputate in giro per il mondo da fine gennaio, è arrivato finalmente il momento dell'apertura della stagione del ciclismo anche in Italia. A spalancare il sipario è stato il Trofeo Laigueglia, la classica ligure che ripercorre alcune strade della Sanremo.
La corsa è stata intensissima e battagliata già ben prima di arrivare nel circuito finale caratterizzato dalle quattro ascese a Colla Micheri.
A circa sessanta chilometri dall'arrivo il gruppo si è spezzato in maniera decisiva, con ventidue corridori rimasti al comando. Tra questi l'intera UAE di Ulissi, Formolo, Covi, Ayuso e Polanc, oltre a Porte e Rodriguez per la Ineos, Rota per la Intermarchè, Battistella, Felline e Velasco per la Astana.
La Trek, rimasta esclusa dalla fuga al pari di tutte le squadre Professional italiane, ha provato a condurre l'inseguimento, ma senza successo.
La caduta di Formolo e Battistella
Il Trofeo Laigueglia si è così deciso tra i ventidue al comando nei quattro giri disegnati attorno ala salita di Colla Micheri. La UAE ha spinto a fondo per lanciare la fuga e selezionare il gruppetto, muovendo con efficacia tutti i propri uomini.
Alessandro Covi è stato il primo ad uscire allo scoperto dopo il primo passaggio dalla salita, riuscendo a far uscire allo scoperto la Ineos, che ha cominciato a collaborare maggiormente. A fare grande selezione è stata la discesa da Colla Micheri, molto ripida e tecnica.
Nel secondo passaggio Formolo, Battistella e Dunbar sono rimasti attardati per una caduta, per fortuna senza gravi conseguenze. Anche la successiva discesa ha messo in difficoltà diversi corridori, lanciando al comando i soli Covi e Ayuso per la UAE in compagnia di Rodriguez per la Ineos e un ispiratissimo Fortunato, il bergamasco della Intermarchè.
Un grande Rota, ma il podio è tutto UAE
Da dietro è però rientrato con un'azione solitaria un terzo uomo della UAE, Jan Polanc, già speso in precedenza per tirare il gruppo, ma protagonista di una discesa funambolica.
Il corridore sloveno si è rivelato decisivo per la strategia della UAE. Appena rientrato è partito al contrattacco, percorrendo l'ultima ascesa a Colla Micheri al comando e costringendo Rodriguez e Rota a spendere preziose energie nella rincorsa, riuscita in vista dello scollinamento. Rota ha poi rilanciato nel tratto finale, il più difficile, di Colla Micheri, ma senza scrollarsi di dosso Ayuso e Covi.
Il terzetto è sembrato andare a giocarsi il successo negli ultimi chilometri di ritorno verso Laigueglia. Covi e Ayuso hanno provato a mettere alle corde Rota con un classico gioco di scatti incrociati, ma il bergamasco ha dimostrato una grande forma e concentrazione. Dopo una corsa comandata in lungo e in largo, la UAE ha così rischiato di veder vanificare la vittoria, ma a risolvere una situazione un po' critica ci ha pensato il ritorno dell'incredibile Jan Polanc.
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Nell'ultimo chilometro il terzetto al comando ha rallentato vistosamente, permettendo allo sloveno e a Rodriguez di rientrare. Polanc ne ha subito approfittato per rilanciare ed involarsi verso la vittoria, con Ayuso e Covi che hanno sigillato la festa della UAE prendendosi le altre due posizioni del podio davanti ad un convincente Rota.