Mathieu Van der Poel è più che pronto alla grande sfida di domenica prossima con il Giro delle Fiandre. Il fuoriclasse olandese ha vinto alla sua maniera, senza troppi tatticismi e regalando spettacolo, la Dwars door Vlaanderen, ultima corsa di avvicinamento al Fiandre. Van der Poel ha iniziato ad attaccare già a 90 chilometri dall’arrivo e nel finale ha risposto a numerosi attacchi che gli sono stati portati per poi avere ragione in una volata a due di Tiesj Benoot. Grande attesa c’era anche per la prova di Tadej Pogačar, al debutto in una classica fiamminga.
Il fenomeno sloveno non si è fatto trovare pronto nel momento in cui si è decisa la corsa, ma ha dimostrato di avere un potenziale vincente anche in questo tipo di classiche.
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Dwars, 90 km di show
Con i suoi 184 km da Roeselare a Waregem attraverso tredici muri e cinque tratti di pavè, la Dwars door Vlaanderen è stata l’ultima tappa di avvicinamento al grande evento del Giro delle Fiandre, in programma domenica prossima. La corsa è stata entusiasmante, all’insegna del Ciclismo spettacolare, tutto scatti e niente tatticismi, che ha preso il sopravvento nelle ultime stagioni.
Nelle fasi iniziali è partita una fuga composta da Nils Politt, Johan Jacobs, Kelland O’Brien, Aaron Verwilst e Mathijs Paasschens.
La corsa si è accesa già a novanta chilometri dall’arrivo, quando la Alpecin Fenix ha dato una prima accelerata per preparare una stoccata di Mathieu Van der Poel. L’azione del fuoriclasse olandese ha iniziato a selezionare il gruppo e ha dato il via ad una serie di scatti e contro scatti.
A rompere veramente l’equilibrio è stato però il forcing portato dalla Ineos sul muro del Kanarieberg, ad una settantina di chilometri dal traguardo. Tom Pidcock è riuscito ad imporre un violento cambio di ritmo, da cui è scaturita la fuga che è risultata decisiva. Insieme al britannico si sono inseriti il compagno di squadra Ben Turner, Mathieu Van der Poel, Stefan Kung, Victor Campenaerts e Tiesj Benoot.
Tadej Pogačar si è invece fatto trovare un po’ indietro in questo punto chiave della corsa e si è così fatto sfuggire Van der Poel e compagnia. Il fuoriclasse sloveno non si è però dato per vinto ed ha inscenato un inseguimento solitario, che però i battistrada hanno respinto. Il campione della UAE ha dovuto rallentare ed attendere il rientro del gruppo per trovare rinforzi, ma, nonostante il piglio deciso e la buona dimestichezza con il pavè, non è più riuscito a tornare in gioco per il successo.
Il gruppetto con Van der Poel e Pidcock ha raggiunto e superato i fuggitivi della prima ora, ma Politt e O’Brien hanno trovato le energie per restare agganciati, formando così un drappello di otto unità in testa.
Mathieu Van der Poel allo sprint su Benoot
Pogačar ha poi cercato un altro, disperato, tentativo di rimonta, uscendo al contrattacco insieme al connazionale Jan Tratnik e a Valentin Madouas, ma l’azione è servita solo a conquistare un buon piazzamento nella top ten.
Davanti infatti non c’è stato nessun rallentamento: Mathieu ha gestito le parti più difficili da padrone, dando un’accelerata violenta sul muro del Nokereberg che ha fiaccato le energie degli avversari. A sei chilometri dall’arrivo, Campenaerts ha aperto un finale di fuoco, in cui Van der Poel ha dovuto rispondere a diversi tentativi di attacco. Il fuoriclasse olandese è dovuto andare a fondo, ma è venuto a capo di una situazione complicata quando ha replicato a Benoot e gli altri non sono riusciti più a controbattere.
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Van der Poel è così andato a giocarsi la vittoria di questa Dwars door Vlaanderen in uno sprint a due con Benoot e non ha avuto difficoltà ad imporsi nettamente sull’avversario. Pidcock, tornato molto competitivo dopo un periodo di difficoltà fisiche, si è preso un bel terzo posto dopo una corsa molto convincente, con Campenaerts e Politt a seguire.
Più indietro, Tadej Pogačar ha chiuso questa prima esperienza in una classica fiamminga al decimo posto, dando l’impressione che con un po’ di esperienza in più potrà correre per vincere anche in questi contesti.