Sventola ancora la maglia azzurra sulle strade del Giro di Sicilia. Dopo la volata messa a segno ieri, 12 aprile, da Davide Malucelli nella tappa inaugurale di Bagheria, oggi è stato Damiano Caruso a regalare un altro successo alla nazionale selezionata e guidata dal Ct Daniele Bennati. L’Italia ha portato a questo Giro di Sicilia uno schieramento composto in gran parte dai corridori rimasti senza squadra dopo la chiusura della Gazprom, con un rinforzo di qualità come Caruso. Nella seconda tappa, con arrivo in salita a Caltanissetta, è stato proprio il siciliano della Bahrain a essere designato come leader di giornata e lo splendido lavoro di tutta la nazionale è stato ripagato con il successo.

Giro di Sicilia, fuga a nove

La seconda tappa del Giro di Sicilia ha portato il gruppo da Palma di Montechiaro a Caltanissetta, attraverso 152 km caratterizzati dal Gpm di Enna e dal finale in salita verso il traguardo, un’ascesa di circa 5 km al 5%.

Nelle fasi iniziali si sono susseguiti gli scatti, finché dopo diversi chilometri condotti a forte andatura ha preso il largo una fuga con nove uomini. A comporla sono stati Mattias Nordal (Biesse Carrera), Andrés Liber Mancipe (Colombia Tierra de Atletas), Yusuke Kadota (EF Education-Nippo Devolopment), Stephen Bassett (Human Powered Health), Giulio Masotto e Stefano Gandin (Team Corratec), Alessandro Iacchi (Team Qhubeka), Federico Burchio (Work Service Vitalcare Vega) e Cristian Rocchetta (Zalf Euromobil Fior).

La nazionale italiana e la Eolo-Kometa sono state le squadre più attive nel condurre il gruppo, che non ha mai lasciato ai fuggitivi più di tre minuti di vantaggio.

Tappa e maglia per Caruso

La fuga ha dato l’opportunità a Gandin di rafforzare la sua maglia dei Gpm. Il corridore della Corratec è passato per primo sulla salita di Enna, poi ha proseguito da solo, ma la rincorsa del gruppo ha prodotto l’inevitabile ricongiungimento.

Nel finale, sulla pedalabile salita verso Caltanissetta, l’Italia ha preso decisamente in mano la situazione con Verre, Conci e Fedeli per guidare Damiano Caruso. La nazionale ha gestito senza problemi l’unico tentativo d’attacco, portato dal colombiano Cristian Rico, portando Caruso fino allo sprint finale, con Vincenzo Nibali, Kenny Elissonde e Domenico Pozzovivo in scia al ragusano.

Elissonde ha accennato ad anticipare questo sprint in salita tra corridori decisamente poco veloci, ma Caruso è partito nella sua progressione dimostrando di essere il più forte. Nibali non è riuscito a contrastare l’ex compagno di squadra e non ha potuto far altro che accodarsi per chiudere al secondo posto, con Pozzovivo a seguire.

Damiano Caruso ha conquistato anche la maglia di leader della classifica generale, con 4’’ su Nibali e 6’’ su Pozzovivo. La corsa dovrebbe decidersi nella quarta e ultima tappa, quella che venerdì 15 aprile porterà il gruppo sull’Etna.