Tra le tante cadute che ogni anno segnano la Parigi – Roubaix, in questa edizione vinta da Dylan van Baarle ha destato particolare sensazione quella in cui è incappato Yves Lampaert. Il corridore belga della Quick-Step Alpha Vinyl era ancora in piena lotta per il podio nel finale di corsa, quando è finito pesantemente per terra in uno degli ultimi tratti di pavé. L’incidente ha fatto svanire i sogni di gloria di Lampaert e del suo team, che contava di risollevare le sorti della sua campagna di classiche con un buon piazzamento in questa Roubaix.

A lasciare ancora più frustrazione in casa Quick-Step sono state le modalità della caduta, innescata da un contatto tra il corridore e uno spettatore.

La caduta di Yves Lampaert

In una corsa unica come la Parigi – Roubaix gli episodi particolari sono all’ordine del giorno e anche quest’anno non sono mancate situazioni strane, se non surreali. Nel penultimo tratto di pavé, quello di Willems-Hem, si è verificato un incidente che ha coinvolto il belga Yves Lampaert. Il corridore della Quick-Step Alpha Vinyl ha cercato di evitare il pavé e passare sul bordo esterno della carreggiata, asfaltato e decisamente più scorrevole.

In questa manovra si è però avvicinato pericolosamente agli spettatori, assiepati ai margini della strada, ed ha urtato un uomo che si era un po’ sporto per fare delle foto.

Lampaert ha completamente perso il controllo della sua bicicletta ed è stato catapultato con la schiena sul pavé, finendo poi dal lato opposto della strada. Il belga ha poi ripreso la corsa, ma dolorante e attardato, e dalla lotta per il podio è sprofondato fino alla decima posizione finale.

Patrick Lefevere: ‘È scandaloso’

Nel dopo corsa Yves Lampaert ha sfogato tutta la sua rabbia attribuendo la colpa dell’incidente allo spettatore.

“Volevo tagliare quella curva, lui invece di fare un passo indietro ne ha fatto uno avanti. Di conseguenza ho perso il controllo della bici. Se non conosci le corse devi restare a casa” ha accusato il corridore della Quick-Step, che sente di aver perso una grande occasione per questo incidente. “Forse potevo salire sul podio.

Mohorič era più forte di me, ma il terzo posto poteva essere raggiungibile. Ognuno ha avuto la sua storia, tutti hanno avuto un po’ di sfortuna, ma questo non dovrebbe accadere. Gli spettatori devono fare spazio ai corridori” ha continuato Lampaert.

Ancora più deciso nelle sue accuse è stato il Team manager della Quick-Step Alpha Vinyl, Patrick Lefevere. “Non so cosa fare con queste persone, era un asino con una macchina fotografica. È scandaloso che sia possibile una cosa del genere. Lampaert stava correndo così bene, sarebbe sicuramente arrivato tra i primi cinque” ha accusato Lefevere.