È stata una volata caotica e senza alcuni degli sprinter più forti a decidere la quinta tappa del Giro d'Italia 2022. La frazione da Catania a Messina, che ha concluso la parentesi siciliana della corsa rosa, si è accesa sulla lunga salita verso Portella Mandrazzi, dove la Alpecin di Mathieu Van der Poel ha alzato il ritmo per mettere alle corde i velocisti puri. L'azione ha tolto di mezzo sia Mark Cavendish che Caleb Ewan, mentre Arnaud Demare si è salvato per poco. In un convulso finale, il corridore francese è riuscito poi a riemergere appena in tempo per lanciare lo sprint davanti a tutti e tenere facilmente a bada il tentativo di rimonta di Fernando Gaviria.

Van der Poel non ha preso parte allo sprint, mentre Juan Pedro Lopez ha passato tranquillamente la sua prima giornata in maglia rosa.

Giro d'Italia, la Alpecin tira in salita

La quinta tappa del Giro d'Italia, da Catania a Messina, presentava un percorso particolare, in gran parte pianeggiante ma spezzato dalla lunga salita verso Portela Mandrazzi verso metà corsa. In avvio si è subito formata al comando una fuga con Jaako Hanninen (AG2R-Citroën), Alessandro Tonelli (Bardiani-CSF), Mirco Maestri (EOLO-Kometa) e la solita coppia della Drone Hopper-Androni composta da Mattia Bais e Filippo Tagliani.

Il quintetto ha superato i quattro minuti di vantaggio, ma il tentativo ha avuto vita breve, perchè la corsa si è accesa sulla salita di Portella Mandrazzi. La Alpecin di Van der Poel ha infatti intensificato l'andatura in testa al gruppo con l'obiettivo di staccare i velocisti. Caleb Ewan è stato il primo dei big dello sprint a rimanere attardato, ma anche Mark Cavendish nella parte centrale della salita non è più stato in grado di tenere il passo del gruppo.

In vista dello scollinamento anche Arnaud Demare, ma il francese è riuscito a superare la salita con un distacco minimo e a rientrare nella successiva discesa.

Al termine della discesa i battistrada si sono visti raggiungere dal gruppo. La Alpecin si è fatta da parte e a guidare le operazioni sono passate le squadre dei velocisti ancora presenti, come la Israel di Nizzolo e la Groupama di Demare.

Ewan si è presto arreso al forte ritardo accumulato, mentre Cavendish ha provato la rincorsa con quasi tutta la squadra al fianco, ma alla fine, ancora distante più di due minuti, ha dovuto desistere.

Problema meccanico per Gaviria

Il gruppo è andato così a giocarsi il successo allo sprint in un finale convulso e caotico, senza una squadra capace di organizzare un vero treno per guidare il proprio velocista. All'imbocco del rettilineo finale, un rallentamento ha portato ad un rimescolamento delle posizioni, permettendo alla Groupama di riportare davanti Arnaud Demare, che si è lanciato davanti a tutti negli ultimi 200 metri.

Fernando Gaviria ha approfittato di Zabel, che avrebbe dovuto pilotare Nizzolo, per riportarsi in posizione favorevole e mettersi a ruota di Demare, ma il francese non ha concesso spazio a rimonte ed è andato a vincere autorevolmente.

Gaviria ha concluso secondo e arrabbiatissimo, lamentandosi di un problema meccanico in volata. Terzo posto per Nizzolo, poi Ballerini, rimasto chiuso alle transenne, e Girmay, mentre Van der Poel sul rettilineo finale si è rialzato ed è arrivato nelle retrovie.

La classifica generale non è cambiata e vede ancora Juan Pedro Lopez in maglia rosa.